Recensione: Gore Solution

Di Daniele D'Adamo - 8 Gennaio 2013 - 0:00
Gore Solution
Band: Necrotorture
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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72

Quando la tenacia, a dispetto delle difficoltà, alla fine, paga…

Un concetto che deve avere sicuramente in testa e al quale deve aver fermamente creduto Alex “Necrotorture” Manco, vocalist dell’omonima band pugliese. Formatisi nel 2000 con il nome di Suspiria, i Necrotorture hanno avuto una storia ricca di travagli per quanto riguarda la stabilità della line-up, specificamente per il ruolo di batterista. Dopo un demo (“Psychotic Necrophilus”, 2000), due EP (“Exploring Ways Of Flesh, 2001; “Blood Feast”, 2006) e cinque anni di silenzio (2006÷2011), con la formazione a cinque composta dallo stesso Manco, da Francesco Corcio e Alex Beneventi alle chitarre, da Francesco Rinaldi al basso e da Alessandro Venders’ Santilli alla batteria è giunto, finalmente, il momento del debut-album, “Gore Solution”.

Debut-album che si dimostra tale solo nella definizione, poiché la qualità manifatturiera è assai alta, e con ciò si deve intendere sia l’esecuzione tecnica dei Nostri, davvero ai massimi livelli del brutal death metal, sia la produzione, che regala alle orecchie un suono perfetto; pieno, potente, cristallino nonché scevro da sbavature di qualsiasi tipo. Un confezionamento, insomma, che non ha nulla da invidiare alle più titolate realtà che bazzicano il genere in campo internazionale fra le quali, per esempio, si possono citare i Pathology.

Già Alex Manco si dimostra un singer in grado di alternare con ottimale professionalità sia il growling ‘lavandinico’, sia l’inhale ‘suinico’ che caratterizzano le linee vocali delle composizioni. Ma anche la coppia di chitarristi, seppur assieme da solo un anno, mostra un affiatamento totale erigendo quello spaventoso e inumano muraglione di suono così tipico del brutal. La quantità di riff buttata giù da Corcio e Beneventi è semplicemente impressionante, ed è talmente densa e massiccia da rendere quasi dolorosa la sequenza dei passaggi del CD sotto il laser. Come da voce enciclopedica, poi, ci pensa il basso super-abile di Rinaldi a mettere assieme il guitarwork al tanto forsennato quanto cronometrico e vario drumming di Santilli. Così, “Gore Solution” regala un suono glaciale, spaventosamente continuo, dalla compattezza granitica e dalla consistenza assoluta, obiettivamente inattaccabile da qualsiasi punto di vista lo si osservi.   

Se questa inappuntabile capacità di registrare brutal death metal nel miglior modo possibile si può, appunto, far risalire all’esperienza personale maturata dai singoli membri del combo di Foggia; l’aver composto le song di “Gore Solution” con la nuova, ultima formazione può aver tolto un po’ di profondità all’inventiva. Il brutal è, in effetti, per definizione, una specialità dai contorni ben delineati; che giova in maniera pressoché completa di un’alta perizia di realizzazione, tale da accumunarlo, e parecchio, al technical death metal. Il rischio congenito di questi stili, quindi, è quello di dar luogo a una ‘scolarizzazione’ eccessiva della scrittura, privilegiando di conseguenza l’aspetto estetico a quello emotivo, artistico. E, a lungo andare, la sensazione che si prova ascoltando e riascoltando “Gore Solution”, è proprio questa: una freddezza ridondante, figlia di una maniacale ricerca dell’optimum che, quasi come conseguenza inevitabile, porta a un certo affaticamento tale da rendere pesante e non troppo piacevole il percorso da “Few Seconds Before Death” a “Chiavica II (Cicala Grind Comes Back)”. E neppure i temi trattati non aiutano a caratterizzare con decisione questa proposta: gore e morte alimentano pariteticamente i testi di tanti, troppi brani architettati nell’universo del brutal death metal; rendendo così gli scritti medesimi anonimi e un po’ scontati.    

In ogni caso, “Gore Solution” è un boccone imperdibile per i fanatici della più estrema progenie del death, soprattutto di scuola statunitense. Gli altri, invece, troveranno difficilmente un motivo d’interesse, in esso. I Necrotorture, però, sono davvero bravi e preparati, e a questo non si può non rendere merito.  

Daniele “dani66” D’Adamo

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Tracce:
1. Few Seconds Before Death 2:52     
2. The Claus Of The Dead 4:14     
3. Nekromantik Store 3:06     
4. Extreme Measures 4:05     
5. Gore Solution 2:08     
6. Farmville 2:44     
7. Day Surgery 2:56     
8. Chiavica II (Cicala Grind Comes Back) 2:46                                              

Durata 24 min.

Formazione:
Alex “Necrotorture” Manco – Voce
Francesco Corcio – Chitarra
Alex Beneventi – Chitarra
Francesco Rinaldi – Basso
Alessandro Venders’ Santilli – Batteria

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