Recensione: Gutter Ballet

Di Francesco Prussi - 21 Aprile 2003 - 0:00
Gutter Ballet
Band: Savatage
Etichetta:
Genere:
Anno: 1989
Nazione:
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95

Quando è stata fatta la proposta di recensire gli album dei Savatage, da inserire nei classici, mi affrettai a prenotare il mio album preferito del gruppo Americano ovverosia Gutter Ballet. Un lavoro straordinario e molto intenso che rappresenta il punto di passaggio tra il sound più metal del periodo ed il suono più sinfonico che caratterizzerà le produzioni future della band. La versione su cd è comprensiva di una bonus track acustica, All That I Bleed, che su disco non compare. Il disco uscì nel 1989, ed a quasi quindici anni dalla sua comparsa nei negozi l’album non perde un briciolo della sua potenza e feeling iniziale. Rimane sempre un po’ di tristezza ascoltando la chitarra del grandissimo, e forse un po’ troppo sottovalutato, Criss Oliva autore di prove molte intense e molto emotive, qui affiancato per la prima volta da Christoper Caffery alla chitarra ritmica. Gutter Ballet è un album molto umorale fatto di rabbia e tristezza con melodie che rasentano la teatralità grazie alla magistrale interpretazione di JonMountain King” Oliva che riesce a trasmettere parecchie emozioni.Quando s’inserisce il dischetto nel lettore parte una ritmica di basso e Of Rage And War esplode in tutta la sua potenza, tipica dell’heavy Americano dell’epoca. La voce di Jon graffia e i riff di Criss Oliva e Caffery rendono bene l’atmosfera del pezzo che descrive scenari di guerra (brano tremendamente attuale). Parte la title-track, ed è subito capolavoro. Il pianoforte di Jon, affiancato da un’orchestra, introduce questo splendido mid-tempo talmente intenso e travolgente, pervaso da un’atmosfera malinconica dovuta all’interpretazione del singer ed all’ensemble sinfonico che si fonde magnificamente al gruppo. Gutter Ballet è un brano leggendario e rappresenta il punto di svolta verso sonorità sinfoniche che in futuro i Savatage introdurranno in maniera più marcata nei loro lavori. Il brano seguente è lo strumentale Temptation Revelation dove i due fratelli, supportati anche dall’orchestra, danno vita ad uno splendido duetto piano-chitarra in un crescendo finale da applausi a scena aperta. Segue un altro capolovaro del metal la straordinaria ballad When The Crowds Are Gone, un pezzo bellissimo e ancora una volta di un’intensità incredibile dove Jon non si risparmia nella sua performance, enfatizzando così questo triste monologo di un musicista che descrive l’amore per la musica e la sua solitudine dopo l’ultimo concerto. Ogni volta che ascolto questo brano provo sempre la stessa emozione di quando misi il disco sul piatto per il primo ascolto: un pezzo che è diventato anch’esso un classico del metal. Segue un intermezzo strumentale acustico dal titolo Silk And Steel, in cui Criss dà sfoggio delle sue capacità alla chitarra acustica. Dopo c’è l’assalto sonoro di She’s In Love, un pezzo molto duro secondo la tradizione dell’heavy Americano dell’epoca. Hounds viene aperta da un sinistro arpeggio e dalla voce malefica di Jon; pezzo che poi esplode in tutta la sua potenza con un solo di Criss molto bello. Incredibile è l’interpretazione quasi teatrale del singer, che non si risparmia in acuti in un pezzo da antologia musicale. Il brano seguente è The Unholy una cavalcata metal dall’impatto e ritmiche travolgenti. Il solito grande solo di chitarra con la voce graffiante di Jon rendono il pezzo un piccolo gioellino del metal Americano e non. Mentally Yours è introdotta da piano e voce, per poi trasformarsi in un brano abbastanza intricato, dalla potenza devastante dettato dalle chitarre di Caffery e dai solos di Criss. Ci si avvicina alla fine con Summer’s Rain, una splendida ballad cui i Savatage donano un tocco di classe per l’interpretazione intensa ricca di tecnica e feeling, rendendo il brano nettamente superiore al puro e semplice concetto di ballad.Thorazine Shuffle chiude il disco, ed è un brano cadenzato e frenetico in cui risaltano ancora una volta le doti di chitarrista dello scomparso Criss Oliva. Grande album ricco di tecnica, feeling e grandi pezzi che apriranno al gruppo nuove vie di sviluppo artistico. Gutter Ballet, a parer mio, rappresenta l’inizio di una nuova fase di carriera in cui i Savatage sbaglieranno ben poco, sfornando altri grandi classici, entrando così di diritto nella storia della nostra musica. Un gruppo immortale che ha suggellato la propria musica nel cuore di ogni metal-fan che si rispetti. Franco Spruss. Tracklist: 1. Of Rage And War
2. Gutter Ballet
3. Temptation Revelation
4. When The Crowds Are Gone
5. Silk And Steel
6. She’s In Love
7.Hounds
8.The Unholy
9. Mentally Yours
10.Summer’s Rain
11.Thorazine Shuffle
12.Bonus Track: All That I Bleed.

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