Recensione: Heavy Metal Fighters

Di Stefano Ricetti - 9 Aprile 2015 - 0:10
Heavy Metal Fighters
Etichetta:
Genere: Heavy 
Anno: 2015
Nazione:
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74

‘Na bbotta de vita de accaemme classico anni Ottanta! Così si potrebbe sintetizzare la recensione dell’ellepì Heavy Metal Fighters dei capitolini Messerschmitt (qui intervista alla band), primo vagito ufficiale di un gruppo nato nel lontano 1983.

Sintetizzando la Loro storia, così come riportata all’interno del sito della band, i Nostri si formano dalle ceneri degli Zelloffen, ensemble famoso per via di colui che occupa il posto del cantante: nientepopodimeno di Giuseppe “Baffo Jorg” Zappimbulso, indimenticabile agitatore della scena romana, metallaro tutto d’un pezzo, organizzatore di concerti, conduttore radiofonico e personaggio simbolo di un’intera scena, purtroppo mancato il 6 marzo del 2012.

Esce un demo di quattro tracce, poi alla voce subentra Andrea Strappetti e di lì a poco la band ne licenzia uno immediatamente successivo contenente cinque canzoni, che però non rende appieno l’attitudine killer del gruppo, per via di una resa sonora insufficiente, che viceversa fuoriesce con il singolo pezzo HM Fighters, inciso poco dopo. Non mancano le soddisfazioni in ambito live ma non riesce l’impresa – a quei tempi di quello si trattava, al di là dell’enfasi… – di concretizzare anni di sbattimenti in un full length ufficiale. I sopraggiunti impegni dei due chitarristi fondatori – Fabrizio Appetito se ne parte per la naja e Francesco Ciancaleoni si trasferisce fuori città – causano lo scioglimento del gruppo, nei primi mesi del 1986.

Vari ritorni di fiamma (nel 2007, 2011, 2012) portano alla ricomposizione della band che nel 2014 si compatta definitivamente intorno al possente singer Flavio Falsone (già cantante dei Whisperz) e, grazie  anche ai servigi di un dannato dell’HM come Andrea Ciccomartino, approda finalmente alla tanto agognata release di un ellepì, nei primi mesi di quest’anno.

L’idea nasce nel novembre dell’anno scorso, quando i Messerschmitt, signorilmente, decidono di lasciare una testimonianza tangibile della lunga collaborazione con Andrea Strappetti – nonostante l’ingresso di Falsone nella line-up – incidendo presso la Bottega del Suono di Fabio Lanciotti quattro brani, la cui scelta ricade tra quelli killer che valgono una carriera: Heavy Metal Fighters, Resurrection, Shape the Steel e Kamikaze. Pezzi simbolo, ampiamente ri-arrangiati e registrati ex novo, scelti dopo aver dato una scorsa alle tipiche scalette live degli Eighties, a occupare totalmente la side A del vinile.

La forza scardinatrice dei Messerschmitt costituita da bordate di HM classico di matrice inglese purissima sta tutta fra questi solchi: un poker di mazzate anni Ottanta capace di riportare alle orecchie la salubre atmosfera di quell’irripetibile periodo. Il motore del caccia griffato SPQR gira “pieno”, potente, veloce e sprigiona al meglio tutti i cavalli che porta in corpo, grazie a una resa sonora adeguata – senza far gridare al miracolo – e una band con tanta, tanta esperienza in più. Basti ricordare che, dopo l’esperienza Messerschmitt, due dei tre componenti storici della band non rimasero con gli strumenti (e l’ugola) appesi al chiodo. Il chitarrista Fabrizio Appetito uscì per la romana Zasko Lab un Cd con i Mindescape nel 1994 mentre Andrea Strappetti si fece apprezzare su due demo a firma Machine Head e nel 1990 incise con Maskim per la belga Carrefour Records un vinile trasparente e con un poster allegato.

A completare la formazione dei Messerschmitt per queste quattro reprise su Lp vi sono l’altro pilastro Francesco Ciancaleoni alla chitarra, Mario Ghio al basso e Luca Federici dietro i tamburi.     

La Side B è a completo appannaggio dei cinque brani usciti nel demo del 1984 – Red Baron, Angel of Death, Outlaw Power, Kamikaze e Another Countenance – più Mister Fire ripescato dal demo 1983 degli Zelloffen, di particolare interesse per via di Baffo Jorg alla voce, sporca e vissuta, in linea con quella del suo idolo Lemmy Kilmister. Sei pezzi atti a documentare un momento storico, senza nessuna velleità sonora, che danno un’idea su come suonassero i demo anni Ottanta dalle nostre parti, per l’occasione lustrati a dovere per quanto possibile badando bene a non intaccarne lo spirito originario.    

Il disco, pubblicato dalla Ace Records in edizione limitata (100 copie numerate a mano) esclusivamente in vinile offre, come tradizione della label, vari componenti aggiuntivi: due flyer (uno relativo a un concerto del 1984 mentre l’altro è del 2015 e riporta la data di supporto ai Tygers of Pan Tang del 26 febbraio a Roma), un adesivo, un poster, la biografia in italiano e in inglese, una foto cartonata dell’epoca, un inserto con molte foto degli anni 80, una cartolina targata Ace Records.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

 

Per informazioni e ordini: Andrea Ciccomartino (e-mail: ventidueit@yahoo.it)

 

Messerschmitt 85Messerschmitt 1985

IMGA0895

Nella foto: il materiale accompagnatorio a all’Lp Heavy Metal Fighters

 

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