Recensione: Hellblast extinction

Di Claudio Casero - 4 Novembre 2006 - 0:00
Hellblast extinction
Band: Vexed
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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79

Ritornano i prolifici Vexed, band del varesino che, con questo “Hellblast extinction” sono giunti al loro quarto full-lenght.

Il sound proposto dalla band è mutato e cresciuto parecchio dal lontano 1996 ma ha sempre mantenuto alcune caratteristiche che hanno da sempre caratterizzato il sound della band. Il quartetto ci propone un death-thrash improntato soprattutto sulla velocità e sulla potenza della musica.

“Necrogenesis” è una vera e propria mazzata che ci giunge ai padiglioni auricolari disintegrandoli letteralmente; il sound del brano ricorda molto quello dei primi Kreator ma viene reso ancora più cattivo da una sezione ritmica al fulmicotone che non lascia alcun scampo.

Più “soft” ma non meno incisiva è “Blood thrash” che riesce ad accomunare molti cliché del thrash europeo a cori che sembrano quasi eterei che riescono a creare un’atmosfera cupa e particolarmente assurda.

L’ispirazione che la band prende dai Kreator viene concretizzata con la cover di “Pleasure to kill” eseguita in maniera pressoché impeccabile fin quasi da renderla indistinguibile, in alcune parti dall’originale della band teutonica.

Di seguito troviamo la versione italiana di “Requiem Aeternum”, brano già presente nel predecessore “Destruction warfare”, una canzone che spingerebbe chiunque ad agitarsi data l’immane potenza sprigionata dalla chitarra di Rob che riesce a riportare alle nostre orecchie i fasti del thrash anni ’90.

“Orrore oscuro” è sicuramente il brano più difficile da comprendere di tutto il lavoro; in questo caso è necessario ascoltarlo alcune volte per capire che la violenza emessa dalla sei corde è accompagnata con altrettanta potenza dalla sezione ritmica che riesce ad eseguire passaggi tutt’altro che semplici.

“Bastard decade” è un brano dedicato ai 10 anni di attività della band e riesce ad esprimere una rabbia notevole pur mantenendo una buona dose di melodia che, in questo caso, di certo non guasta. Parti maggiormente ritmate e potenti lasciano spazio qua e là a momenti più “tranquilli” per poi esplodere di nuovo in un’orgia di piacere musicale.

All’interno del cd troviamo anche sette brani live che dimostrano come i Vexed riescano ad esprimere molto bene la loro musica anche dal vivo, cosa non sempre ovvia soprattutto in questi ultimi anni. Sicuramente i nostri meriterebbero un riscontro migliore sia da parte del pubblico che da parte delle label visto il valore della musica da loro suonata, ma quasi tutti sappiamo che nel mondo della musica spesso non sono i più meritevoli ad avere successo.

TRACKLIST:

1. Intro-Violent in Italy

2. Necrogenesis

3. Bloody thrash

4. Psychomadness

5. Pleasure to kill (Kreator)

6. Requiem aeternum (Italian vers.)

7. Orrore oscura (Italian vers.)

8. Bastard decade

9. Outro-Violent Italy

10. Bringers of death (live)

11. Death justice (live)

12. Intro/Phobic reign (live)

13. Black terror (live)

14. Italian aggressive attack (live)

15. Deathfire (live)

16. Nightmare holocaust (live)

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