Recensione: High Time

Di Federico Orano - 24 Dicembre 2010 - 0:00
High Time
Band: Excalion
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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75

Dopo 3 anni dall’eccellente Waterlines, tornano alla ribalta i giovani finlandesi Excalion con High

Time. Devo dire che attendevo con molta curiosità questo nuovo lavoro per capire se la band sarebbe riuscita a

confermarsi su alti livelli, sperando che il precedente disco non fosse solamente un fuoco di paglia. Infatti, dopo

Primale Exhale, un debutto appena sufficiente che verrà a breve ristampato dalla loro etichetta, il 2007 è l’anno di

Waterlines, un album in grado di fare centro perfetto anche grazie al contratto con Limb Music che permette al

complesso di avere maggiore visibilità soprattutto in Scandinavia.

Il power metal di questi cinque ragazzi è in pieno stile Stratovarius e primi Thunderstone, prediligendo però

le canzoni meno veloci e tirate, ragione per cui sembrano ricordare a tratti i Leverage. Si parla dunque di power

metal scandinavo e i nostri non deludono le aspettative: registrato nuovamente negli Studio Watercastle, High

Time, conferma quanto di buono fatto in precedenza. Enter a life apre il disco nel modo migliore, e una melodica

The flag in line convince già dai primi ascolti. Bring on the storm finalmente mette mostra la band su dei

ritmi più veloci e si candida a vera e propria hit del disco, ma è d’obbligo citare anche The shroud, Lifetime

e Quicksilver altri brani di grande impatto. È quindi la costanza durante l’intera durata del platter a rendere

High Time un lavoro davvero pregevole con melodie facili e d’impatto ma mai scontate. Come nel precedente album, tutte

le canzoni sono composte dal tastierista Jarmo “Jappe” Myllyvirta, ma bisogna sottolineare ed evidenziare l’ottima

prova di Jarmo Paakkonen, un cantante che merita davvero le luci della ribalta e che si esibisce alla grande con la

sua voce potente ed espressiva. In generale tutti i componenti della band sono promossi dal punto di vista tecnico, anche se

lo stile del gruppo è quello di non eccedere in lunghi assoli ed annoianti prove di tecnica sopraffina (infatti le canzoni

mediamente hanno una durata di 4 minuti).

Qualcuno potrà dire che gli Excalion sanno scrivere canzoni piacevoli e ben fatte ma che non hanno la marcia in più,

quella che trasforma una bella melodia in una che resta impressa nel tempo. Questa è forse l’unica pecca del gruppo

finlandese, che sarà atteso nei prossimi anni a fare un ulteriore passo avanti. Ma come detto, la band è giovane e il tempo è

dalla sua parte. Per ora non si può che promuoverli. High Time è un altro disco che in questo 2010 dovete fare vostro:

non ve ne pentirete.

Federico “CelestialDream” Orano

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Tracklist:
1. Enter a life
2. From somewhere to anywhere
3. Sun stones
4. The flag in line
5. Bring on the storm
6. The shroud
7. Firewood
8. Lifetime
9. Quicksilver
10. A walk on a broken road
11. Foreversong

Line-up:
Jarmo Pääkkönen (vocals)
Jarmo Myllyvirta (keyboards)
Vesa Nupponen (guitars)
Henri Pirkkalainen (drums)
Tero Vaaja (bass)

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