Recensione: Horns And Halos

Di Alex Casiddu - 12 Ottobre 2013 - 22:22
Horns And Halos
Etichetta:
Genere: Hard Rock 
Anno: 2013
Nazione:
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87

Amanti dell’hard rock ottantiano, del glam rock più vizioso e dello street rock più selvaggio; aprite bene gli occhi (e soprattutto le orecchie): il Signor Matti Antero Kristian Fagerholm, classe 1962, meglio conosciuto come Michael Monroe… è tornato!
Il mitico – è proprio il caso di dirlo – frontman degli Hanoi Rocks torna, infatti, con il settimo album della sua già lunga carriera solista, iniziata nel lontano 1987 con “Nights Are So Long” e oggi proseguita col nuovo “Horns And Halos”.
A due anni di distanza dal fortunato “Sensory Overdrive”, Mr. Monroe si presenta alla ribalta con un concentrato di adrenalina rock, confezionata ad arte grazie anche alla presenza degli ormai consolidati compagni d’avventura Dregen (Backyard Babies), Steve Conte (New York Dolls), Sami Yaffa (Hanoi Rocks) e Karl Roqvist (Danzig).

Pronti e via, “TNT Diet” in due minuti e mezzo ci lancia in una folle corsa verso il punk rock più selvaggio, preludio all’accelerata ulteriore del primo singolo “Ballad Of The Lower East Side”, inno che saprà scatenare il putiferio sotto il palco in sede live.
Il disco è reso fenomenale anche dai successivi episodi, “Eighteen Angels” e “Soul Surrender”, due brani miscelati in maniera sublime con venature punk nude e crude unite al blues nel primo e al reggae nel secondo.

La palma di episodio migliore è tuttavia da attribuire, senza dubbio, a “Stained Glass Heart”: un mid tempo che mostra il lato più raffinato e melodico del singer finnico, una ballata alla Hanoi Rocks, con un ritornello a dir poco fantastico. Non a caso, per questa traccia, è stato girato un videoclip e ne è prevista la prossima uscita come singolo.
Finalmente ci si trova innanzi ad un lavoro da ascoltare tutto d’un fiato dall’inizio alla fine, godibile al 100%, senza filler e dove ogni canzone è una potenziale hit: in pratica la perfezione assoluta per gli amanti di determinate sonorità tanto che, per i concerti, Michael Monroe avrà solo l’imbarazzo della scelta sui brani da inserire in scaletta, avendo tra le mani assi come “Child Of The Revolution”, “Half The Way” o “Ritual”, ognuna dotata di una propria identità – sostanzialmente diverse tra loro – ma tutte in grado di trascinare allo stesso modo l’ascoltatore con gli immancabili ritornelli catchy e i ritmi ipnotici.
Ormai un marchio di fabbrica consolidato per il cantante biondo crinito.   

Se farete vostra la special edition, in aggiunta avrete poi anche le altrettanto valide bonus tracks “Happy Neverafter” e “Don’t Block The Sun”.     
Probabilmente qualcuno starà pensando alla solita recensione esagerata e pompata per una sorta di sudditanza pressoché istintiva, allorquando ci si trova di fronte al nuovo album di un nome storico del rock. Potranno stare certi sospettosi e scettici: qui troverete tutto ciò che altre decine di band cercano di imitare da anni, senza però avvicinarsi minimamente a quanto proposto da Michael Monroe, ogni qualvolta si affaccia sul mercato discografico con uno dei suoi capolavori.

In Finlandia, dopo una sola settimana, “Horns And Halos” ha ottenuto il disco d’oro; voi cosa aspettate a rendere il vostro tributo a questo immenso artista facendo vostro questo cd?

In poche parole: un disco da avere e consumare!

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Genere:
Anno: 2003
75