Recensione: Human Parasite

Di Tarja Virmakari - 18 Novembre 2010 - 0:00
Human Parasite

Human Parasite è il secondo l’album della melodic power metal band teutonica Powerworld, capitanata dal bassista Ilker Ersin (ex-Freedom Call) e attiva dal 2005. Durante le fasi preparatorie del disco avviene lo split con il cantante e il batterista in carica, sostituiti prontamente da Andrew “Mac” McDermott (ex- Threshold) e Achim Keller (ex-Victory).

Mentre il loro debutto “Powerworld” (2008) avrebbe potuto facilmente essere etichettato come power metal tedesco, “Human Parasite” vira verso l’hard rock melodico. Privo dell’intro ormai di prassi l’album parte diretto tramite le note di “Cleansed by fire”, con la batteria che spacca quanto basta, lasciando poi spazio alle tipiche ritmiche dell’hard, ancora più chiare nella canzone successiva, “Stand up”, song pulita con riff  ben arrangiati ed equilibrati. “Evil in me”, dall’inizio accattivante e dall’andamento melodico avvolgente lascia il posto a “Time will change”, pregevole per via dei suoni della chitarra acustica e forte di un break piacevole: il primo “slow” dell’Album, con tutte le spezie al proprio posto.

Il trittico composto dalla title track, “Children of the Future” e specialmente “Tame You Demons” richiama il puro HM melodico, impreziosito da alcuni passaggi dal groove semplicemente Rock. Il taglio metallaro lo possiedono le successive “Caught in Your Web” e “King for a Day”, poi è la volta della strumentale di turno con la chitarra acustica, fra ritmi orientali per un mix particolare di 42 secondi, che pare avulso dall’idea conduttrice dell’album. “East comes to west”, senza stacco da Hope, parte con ritmi techno per poi tramutarsi in un pezzo metallico quanto basta. “Might of secrets” e la bonus track “Tears of the world” confermano che “Human Parasite” è sicuramente un lavoro ben fatto, dimostrando una buona maturità musicale da parte dei Powerworld targati 2010.

Due notazioni sui testi: ho ascoltato Human Parasite, come consigliato da Ilker Ersin, con le lyrics davanti a me. Fanno riflettere, pongono delle domande a volte anche molto spiacevoli. Gli  argomenti trattati spaziano dalla guerra ai disastri della natura, passando per la miseria e la sofferenza del genere umano. Il messaggio, alla fine, è comunque positivo, del tipo “shake and awake“, lasciando nelle mani e nella mente di ciascuno se approfondire o meno.

I Powerworld di oggi suonano tecnici, precisi, con un buon gusto nelle composizioni, fornendo delle performance di livello. La ciliegina sulla torta è rappresentata da Andrew “Mac” McDermott, che convince appieno con una voce distintiva unita alla grinta giusta. Human Parasite si rivela disco onesto, per il quale vale più di un ascolto.

Tarja Virmakari

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Tracklist:
1. Cleansed by fire
2. Stand up
3. Evil in me
4. Time will change
5. Human parasite
6. Hope
7. East comes to west
8. Children of future
9. Caught in your web
10. Tame your demons
11. Might of secrets
12. King for a day

Bonustrack:
Tears of the world

Line-up:
Andrew “Mac” McDermott – lead vocals
Barish Kepic – guitars
Ilker Ersin – bass
Nils Neumann – keyboards
Achim Keller – drums