Recensione: II

Di Giulio Caputi - 22 Maggio 2006 - 0:00
II
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Genere:
Anno: 2006
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Tommy Denander, vecchia volpe della scena AOR svedese (ricordiamo le sue esperienze con Earthquake, Morpheus, Prisoner, ATC, Rainmaker, Radioactive etc…) è il responsabile di questo progetto a nome “Deacon street” nato appunto con l’obiettivo di scrivere canzoni destinate ad essere interpretate da altri artisti. Quello di cui vi sto per parlare è il secondo capitolo, in quanto il debutto vero e proprio risale al 2004, in quell’occasione vi parteciparono: Malmsteen, Marcel Jacob, Bruce Gaitsch, Magnuss Weinemo, Lars Chris etc….

Questa volta il parterre sembra ancora più cospicuo e di spessore vista la presenza di: Peter Sundell (Grand Illusion), Steve Morse (Deep Purple), Reb Beach (Winger), Jeff Watson (Night Ranger), Tony Franklin (The Firm, Blue Murder), Marty Friedman (Ex Megadeth), Thomas Vikstrom (Candlemass) e tanti altri, lo stesso Denander canta su una delle tracce del disco, per la precisione “them changes”.

Non mi soffermerò più di tanto su tutte e quattordici le tracce di questo progetto, cercando di individuare se possibile quei pezzi veramente meritevoli di attenzione.
Detto questo posso affermare senza remore che le prime tre tracce scorrono via senza particolare clamore con un plauso più marcato alla prova di Peter Sundell, che su “Beautiful chardaine” fornisce sicuramente un’ottima prova dietro il microfono. Lo stile proposto in “deacon street II” è com’era lecito aspettarsi un AOR platinato, molto ben strutturato, senza particolari sussulti emotivi, a tratti però purtroppo un po’ piatto. Da mettere in risalto ci sono comunque una manciata di pezzi di gran classe, oltre la già citata “Beautiful Chardaine”, infatti degne di menzione sono anche “Save me ”, la delicatissima ballad “I give this promise” e le tre tracce che vedono al microfono Thomas Vikstrom, tra queste ho avuto il piacere di ascoltare una energica versione di “Action” (dei grandissimi “Sweet”), ma anche il blues metal di “(Kill us) on another day”, che risultano essere i pezzi più incisivi ed originali del disco insieme ad una più che discreta “The promise of forever”: una hard rock song melodica da cantare a squarciagola e magistralmente interpretata da Chris Antblad, che in qualità di doti canore mi ha stupito non poco.

Di progetti del genere non se ne sono visti pochi negli ultimi anni, la riscoperta dell’AOR, ha portato ad un inflazionamento del mercato discografico, anche con proposte non del tutto convincenti, certo è innegabile che Deacon Street II sia un lavoro discreto che si lascia ascoltare senza troppi problemi, ma non ha particolari elementi di spicco a suo favore per poter emergere sulla marea di titoli e di gruppi (tra l’altro anche le numerose reunion di band storiche non favorisce certo questo tipo di operazioni) che ultimamente stanno affollando la scena del rock melodico internazionale. Mi sento quindi di consigliare l’acquisto di questo album solo a chi è veramente appassionato del genere o a chi voglia ascoltare uno dei suoi beniamini presente come ospite, all’azione con un genere non così familiare (Candlemass, Megadeth, Deep Purple etc…).

Tracklist:

1. Beautiful Chardaine
2. LeAnn
3. When Love Is On The Line
4. Save Me
5. I Give This Promise
6. Now We Cry For You
7. Second Comings
8. (Kill Us) On Another Day
9. The Promise Of Forever
10. Misery
11. Action
12. Easy As It Seems
13. Them Changes
14. Jason

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Genere:
Anno: 2006
68