Recensione: Imaginations from the Other Side

Di Alessandro Calvi - 13 Gennaio 2002 - 0:00
Imaginations from the Other Side
Etichetta:
Genere:
Anno: 1995
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
100

Imaginations from the Other Side : questo disco dei Blind Guardian del 1995 racchiude alcune delle canzoni più belle del gruppo. cosa si può aggiungere d’altro? sinceramente non saprei, forse la cosa migliore è lasciare parlare le singole canzoni, quindi andiamo subito a iniziare.
Si comincia con la titletrack che, dopo un inizio sinfonico, ci introduce tra liriche e partit musicali sempre diverse e in continuo mutamento in un mondo di fantasia in compagnia dei personaggi delle nostre fiabe di bambini e di quelle storie che ancora fanno capolino nella nostra vita adulta. Così incontriamo Alice nel paese delle meraviglie, il pavido leone del mago di Oz, Peter Pan e poi naturalmente Gandalf, Frodo e Gollum dal Signore degli Anelli. Questa è una canzone storica proprio per il testo, perchè rappresenta come una sorta di testamento, una sorta di ringraziamento da parte dei Blind Guardian per tutti quei personaggi del regno della fantasia che hanno contribuito a rendere fantastici i nostri sogni.

Si prosegue con I’m Alive , canzone dirompente, in puro stile Blind Guardian di una potenza devastante e con una sezione ritmica da far rabbrividire per precisione, potenza e velocità. Stauch si risonferma uno dei migliori batteristi del panorama metal.
Così quanto la precedente, anche A Past and Future Secret è una canzone in puro stile Blind Guardian ma totalmente, anzi, diametralmente diversa. Così quanto I’m Alive è aggressiva, veloce, potente, questa è calma, lenta, dolce. La voce di Kursch è accompagnata solo da una chitarra acustica che ricama dolci arpeggi di sapore nettamente medioevale. Quasi si potrebbe chiudere gli occhi e immaginare di trovarsi alla corte di un signore del tempo, mentre un bardo o un menestrello ci narra di avventure, di cavalieri, di maghi e di draghi.
E finalmente eccoci a un assoluto capolavoro: The Script for My Requiem. Una delle canzoni più belle e anche più famose dei Guardian. L’intro dirompe con velocità e precisione in successivi furiosi attacchi riuscendo ad accelerare i battiti del nostro cuore, l’introduzione della voce sembra calmare un po’ la furia delle chitarra e della batteria ma è solo una finta perchè il frequente sovrapporsi al cantato di Kursch di scream e cori concorrono a tenere alto il ritmo. Il ritornello ha un coro trascinante e in breve tempo ci troviamo a unirci ai cori per poi continuare a cantare con quanto fiato abbiamo in gola insieme a Kursch il resto della canzone con continui su e giù, false frenate e ripartenze, il tutto con una ritmica travolgente.

Dalle utime note della chitarra che chiude la precedente sembra nascere l’arpeggio che apre Mordred’s Song . L’intro di chitarra acustica e voce serve solo per caricare gli animi perchè la canzone riparte subito con la voce di Kursch arrabbiata come non mai mentre si cala nei panni di Mordred, figlio di Artù e della sorellastra Morgana, per raccontarci la sua vita segnata da un destino che non avrebbe mai voluto.
Subito a seguire Born in a Mourning Hall con un altro inizio dirompente, potente e veloce, vero marchio di fabbrica dei Blind Guardian.
Menzione particolare anche per Bright Eyes, un’altra bellissima canzone dei Guardian che merita di essere ascoltata più e più volte con un testo a tratti veramente poetico come nel ritornello che qui riporto: Bright Eyes / Blinded by fear of life / Betrayed by Sunrise.
Atto d’accusa alle cosiddette guerre sante è la successiva Another Holy War, purtroppo così d’attualità, non esistono guerre sante e i tempi che corrono ci danno tristemente ragione.
Chiude infine And the Story Ends, come ogni storia che si rispetti anche questo disco giunge a conclusione e questa canzone riprende nelle liriche alcuni temi della titletrack d’apertura per dirci che infine è ora di tornare a casa. Ma il regno della fantasia è sempre là ad aspettarci, le sue porte sono sempre aperte per quando vorremo tornarci, magari con i Blind Guardian come colonna sonora.

Un disco fondamentale nello scaffale di chiunque ascolti Power – Epic, ma direi anche di chiunque ascolti metal in generale, un gran disco consigliato a chiunque.

Tracklist:

01 Imaginations from the Other Side
02 I’m Alive
03 A Past and Future Secret
04 The Script for My Requiem
05 Mordred’s Song
06 Borning in a Mourning Hall
07 Bright Eyes
08 Another Holy War
09 And the Story Ends

Ultimi album di Blind Guardian

Genere: Power 
Anno: 2022
73