Recensione: Just a little sign

Band: Helloween

Past

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Anno: 2003

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70

Non ho saputo resistere alla curiosità e così ho comprato, per la prima volta nella mia vita, un singolo. Volevo infatti sentire con le mie orecchie un assaggio del nuovo attesissimo album delle zucche, in uscita a Maggio. Devo dire che mi ha in parte deluso in quanto le tracce che Weikath e soci propongono sono solo due più una cover e quindi non mi permettono di avere un’idea precisa.
Just a little sign è una track dall’altissimo potenziale commerciale essendo dotata di un coro esplosivo e arioso che mette in mostra le buone qualità vocali di Andi. Mi è inoltre piaciuto molto il leggero lavoro, quanto sopraffino, nel break centrale di chitarre e tastiere che ha trascinato sulle ali di un assolo delicato (sulla scia del riuscito e immediato sound del coro) la canzone al termine senza intoppi. La band di Amburgo propone poi una song dei Queen (Sheer heart attack): quantomeno divertente l’interpretazione di Andi Deris (dotato di una voce diametralmente opposta rispetto a quella del compianto Freddy Mercury). Una track veramenete simpatica e allegra con i suoi ritmi cadenzati, dal sound spensierato, quasi da videogioco. Molto diversa invece Madness of the crowds , brano potente che mette in mostra un riffing deciso e atmosfere cupe alla “Dark ride”, che sinceramente non mi aspettavo di sentire. Gli assoli taglienti, veloci e a tratti distorti, come il cantato, e il coro ipnotico mi hanno proprio stupito.
Gli Helloween si nascondono e non fanno capire bene a noi fan cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo Rabbits don’t come easy. Non credevo infatti che in questo singolo trovasse spazio un pezzo come Madness of crowds, così lontana dall’Happy Metal delle zucche. Aspettiamo con trepidazione il full lenght!
Tracklist:

1. Just A Little Time
2. Sheer Heart Attack
3. Madness Of Crowds