Recensione: Keep The Spirit Alive

Di Francesco Prussi - 15 Settembre 2005 - 0:00
Keep The Spirit Alive
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Anno: 2005
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75

Esce l’album del sospirato debutto solista per l’ex Harem Scarem, Darren Smith, il quale a capo della propria band, inaugura una carriera solista dalle premesse incoraggianti alla luce di un album grintoso e brani ottimamente costruiti. Keep The Spirit Alive, questo il titolo, si presenta con una copertina alquanto spartana che certo non incoraggia l’ascolto, ma quando s’inserisce il cd nel lettore l’atmosfera cambia, perché il modern-rock del nostro è in grado di convincere anche un conservatore come il sottoscritto. Accompagnano l’ex batterista, tre musicisti preparati come Mike Hall Lead alla chitarra, Stam Miczek al basso e l’otttimo Pat Carrano alla batteria, mentre alla chitarra ritmica ed alla voce si cimenta il nostro Darren con ottimi risultati. Devo dire che la voce virile e roca del nostro, come una sorta di Bryan Adams più incazzato, si è rivelata una bella sorpresa contribuendo ad alzare le quotazioni di un lavoro già di per sé degno di nota.

La set-list viene aperta nel migliore dei modi con due rock-songs belle toste, come la cadenzata It All Comes Back seguita dalla più rockeggiante e veloce title-track; mentre il brano a seguire There You Go è una bella ballad movimentata e dal sicuro impatto. Il leggero e scontato rock-pop di When I Was You si rivela, in ogni caso, un brano assai contagioso per via dello scanzonato ritornello. Dopo è la volta del lentone King For A Day, sorretto da un bel coro e da un andamento vagamente Leppardiano, mentre la veloce Love Hurts (cover dei Nazareth), per conto mio è solo un riempitivo e non mi conquista per nulla. Di tutt’altro avviso è la funkeggiante Still On My Radio, un brano frizzante ed energetico che ti fa muovere il piedino a tempo. Particolare è la seguente Everybody Knows, forte di un coro assolutamente coinvolgente e di uno stacco in puro stile Aerosmith, che rende il brano tra i pezzi forti dell’album. Tragedy è una rock-song che scorre via tranquillamente senza particolari scossoni. Godibile è l’elettro-acustica Black Star con un’ottima interpretazione dai sapori bluesy di Darren. Colpisce nel segno l’aggressiva Why Do I, un bel rockaccio tosto e trascinante. Completano il lotto di canzoni due bonus-track come: la pseudo- industrial So Low, un po’ troppo moderna per il sottoscritto, e la seconda Taking On Water dalle atmosfere soul, che pone la parola fine al buon debutto della band dell’ex Harem Scarem.

Concludendo, devo riconoscere la validità dell’operato del buon Darren che si conferma un musicista di tutto rispetto, confezionando un prodotto coraggioso nell’ambito del rock melodico.

 

  1. It All Comes Back
  2. Keep The Spirit Alive
  3. There You Go
  4. When I Was You
  5. King For A Day
  6. Love Hurts
  7. Still On My Radio
  8. Everybody Knows
  9. Tragedy
  10. Black Star
  11. Why Do I
  12. So Low
  13. Talking On Water

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