Recensione: Kimball – Jamison

Di Luca Corsi - 14 Ottobre 2011 - 0:00
Kimball – Jamison
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Anno: 2011
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85

L’unione fa la forza.

Mai proverbio fu più azzeccato, soprattutto se riferito a certi ambiti musicali. Nel mondo dell’Adult Oriented Rock, infatti, siamo costantemente testimoni di numerose (e innumerevoli) collaborazioni, sia tra artisti di livello piuttosto mediocre e poco (se non per niente) in grado di attirare su di loro l’attenzione che vorrebbero, ma soprattutto tra personaggi di grande carisma e dall’appeal piuttosto invidiabile, frutto di un successo ottenuto nel corso degli anni ’80, e di una carriera degna e spesso irripetibile dai musicisti di nuova generazione.

In questo secondo caso rientra a pieno titolo il progetto ideato da due dei singer più amati e apprezzati del panorama melodico internazionale: Bobby Kimball, storica ugola dei fenomenali Toto – sua la voce in hit quali “Hold The Line”, “English Eyes”, “Rosanna” e “Africa” – e Jimi Jamison, voce altrettanto leggendaria dei mitici Survivor – chi non conosce in questo caso “I Can’t Hold Back”, “The Search Is Over”, “I’m Always Here” e “Burning Heart”?
Entrambi i singer sembrano vivere un momento della carriera piuttosto simile. Fuori – anche se magari per diverse motivazioni – dai rispettivi gruppi con i quali sono “cresciuti”, stilisticamente parlando, e hanno raggiunto il successo, si trovano a dover condividere spesso e volentieri le loro capacità canore con altri musicisti d’eccezione.

Così come per i loro lavori recenti (da avere soprattutto lo stupendo “Crossroads Moment” di Jamison) anche per la realizzazione del disco in questione il duo si è assicurato la partecipazione in fase di songwriting di molti maestri del rock melodico: Jim Peterik (Survivor, Pride Of Lions), Randy Goodrum (Steve Perry), Richard Page (Mr. Mister), John Waite (Bad English), Eric Martensson (W.E.T.) e Robert Sall (Work Of Art), sono solo alcuni dei molti nomi citati nelle note, coadiuvati e “ammaestrati”, per così dire, dalla sapiente produzione di Matt Sinner (Primal Fear, Sinner) – che si è occupato per l’occasione anche delle parti di basso – e Jimmy Kresic (anche alle tastiere).

Con tutti questi ospiti di un certo calibro, penseranno alcuni, sarebbe veramente una delusione enorme se il risultato si rivelasse al di sotto delle grandi aspettative accumulate in questi mesi di attesa. Fortunatamente, è un pericolo al quale l’offerta musicale di “Kimball/Jamison” non si avvicina neanche lontanamente. Ciò che il nostro apparato uditivo si trova dinanzi è non solo uno dei lavori più limpidi e cristallini dell’intero 2011, ma addirittura una delle migliori produzioni targate – orgogliosamente – Frontiers degli ultimi anni.

Una proposta di grande livello, quindi, riconoscibile in tutta la sua classe ed eleganza fin dalle prime note. L’accoppiata d’apertura formata da “Worth Fighting For” e “Can’t Wait For Love” (della quale è stato girato anche un videoclip) mostrano già da subito l’ottimo lavoro in fase di songwriting: di Sall, nel primo caso – lo stile elegante degli svedesi Work Of Art è decisamente riconoscibile, sia nelle tastiere, che nei ritornelli – e Peterik (avevate qualche dubbio?) nel secondo – quasi a rappresentare una tredicesima traccia del meraviglioso “The Roaring Of Dreams” targato Pride Of Lions. Sono le più cadenzate e suadenti “Sail Away”, “I Did Everything Wrong” – dal ritornello veramente indelebile – e “Shadows Of Love” a fare da spartiacque tra un inizio a dir poco esplosivo, e un continuo ancor più eccitante, in cui spiccano le elettriche “Chasing Euphoria” e “Back In The Game”, nostalgicamente ammiccanti, e impregnate di succose ritmiche di survivoriana memoria.

Mentre le splendide, romantiche “Find Another Way” (in particolare) e “Your Photograph” si ritagliano un posto di tutto rispetto non solo all’interno del disco in questione, ma tra le migliori ballad dell’anno, in “Kicking And Screaming” risuonano forti gli echi degli W.E.T. di Martensson e J. S. Soto. “We Gotta Believe”, non da meno, si rivela come una delle perle che brillano di più tra i 12 gioielli preziosi all’interno dello scrigno, il quale valore, già elevato, si innalzerà senza ombra di dubbio negli anni a venire, divenendo un vero e proprio cimelio degno dell’attenzione dell’Indiana Jones più smanioso.

“Kimball/Jamison” unisce due grandi voci del passato – ma anche e soprattutto del presente – alla perizia tecnico-compositiva di autori celebri e rispettati del panorama rock.
Acquisto questa volta non consigliato, ma obbligatorio per ogni amante di Survivor, Toto e dell’AOR in generale.

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Tracklist:

01. Worth Fighting For
02. Can’t Wait For Love
03. Sail Away
04. Chasing Euphoria
05. Find Another Way
06. Get Back In The Game
07. I Did Everything Wrong
08. Shadows Of Love
09. Hearts Beat Again
10. We Gotta Believe
11. Kicking And Screaming
12. Your Photograph

Line Up:

Bobby Kimball, Jimi Jamison – Voce, Cori
Alex Beyrodt – Chitarre
Matt Sinner – Basso
Jimmy Kresic – Tastiere
Martin Schmidt – Batteria, Percussioni

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