Recensione: Kosmo

Di Sergio Vinci - 25 Gennaio 2013 - 0:00
Kosmo
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
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83

I liguri Will’O’Wisp sono una band che ha prodotto pochi dischi finora, calcolando che sono in giro da circa 20 anni, e “Kosmo” rappresenta il loro terzo full-length. Questo però è dovuto anche al lungo stop causato dal loro scioglimento avvenuto nel 1998, dopo i lusinghieri riscontri della stampa che avevano accolto molto bene sia il primo demo “Nocturnal Whispers”, e sia l’esordio sulla lunga distanza, intitolato “Enchiridion” del 1997, e durato fino al 2001. Un vero peccato, perché ascoltando questo nuovo “Kosmo” viene da pensare che i Nostri avrebbero potuto ottenere trattamenti di lusso ed essere sulla bocca di tutti per quanto riguarda il metal italiano che conta. La stessa Nadir Music, gestita da Trevor dei Sadist, è una label che calza a pennello per la musica proposta da questo fenomenale quartetto, in quanto i Will’O’Wisp, per diversi aspetti, ricordano le cose migliori fatte dai Sadist stessi in passato. Il death metal ad alto tasso tecnico espresso in questo album porta anche alla mente band del calibro di Pestilence, Atheist, Cynic e via dicendo, ma risulta sempre fresco e con un preciso marchio di fabbrica. All’interno di questa release viene a galla tutta la maestria di questi musicisti, abili sia in fase compositiva che prettamente esecutiva.  

Detto questo, infatti, il termine death metal va molto stretto ai Will’O’Wisp, perché la band si spinge sempre un passo oltre ai cerebrali intrecci di note. Ecco quindi che spuntano, talvolta, inserti ora tribali, ora elettronici, come nella bellissima “Going Back (My Samsara)”, suggestiva ed emozionante. Altro colpo da campioni è la title track, che scomoda nelle parti di tastiera i Dream Theater, ma con sapienza, ed evolvendosi in una sorta di extreme-progressive metal ad alto lignaggio. Tra l’altro le tastiere sono il punto forte del brano, arricchendolo con arrangiamenti inusuali ma risultando sempre non invadenti. Volendo trovare una piccola pecca, proprio ad essere pignoli, potrei dire che non sempre ho trovato la voce di Deimos incisiva quanto la musica, ma con questo non intendo assolutamente svalutare il suo operato, che è comunque egregio, ma solo dire che qualche variazione in più a livello di timbrica, sempre in scream, avrebbe giovato all’insieme.   

Per il resto è difficile muovere critiche ad un disco di questa portata, che ti tiene incollato alle casse per quasi cinquanta minuti, che si esprime in territori sempre raffinati e imprevedibili, supportati da una formazione sempre all’altezza della situazione in ogni frangente. Senza la necessità di nominare ogni singolo episodio del disco, data la caratura generale di quest’opera piuttosto elevata, chiudo dicendo che ogni appassionato di musica estrema, di progressive o, molto più semplicemente, di tutta la buona musica suonata al top, dovrebbe dare una chance a questo “Kosmo”. Menzione ultima va alla produzione, curata da Tommy Talamanca dei Sadist, davvero azzeccata, capace anche di dare corposità al basso, oltre che nitidezza e personalità a tutto il resto. Will’O’Wisp: una grande realtà tricolore di cui andare fieri.  

Sergio Vinci

 

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Tracklist: 

1. Mrtyu (Instrumental)

2. Five Colours

3. Six Forms Of Existence

4. Persecutions

5. Choose My Matrix

6. Going Back ( My Samsara) Part 1 (Mauna) Part 2 ( Garuda)

7. Kosmo

8. Om Mani Pad Me Hum

9. A Place Of Rebirth

10. Bardo Thodol ( Instrumental, Keyboard solo: Oinos)

11. The Thoroughghness Of Thought

12. Sumatra-Buddhi ( Instrumentale, Lead Voice : Maethelyiah)   

 

Line Up: 

Deimos – Voce

Paolo Puppo – Chitarra

Jacopo Rossi – Basso

Oinos – Batteria e Tastiere

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