Recensione: L.I.N.E.S. X

Di Mauro Gelsomini - 9 Agosto 2002 - 0:00
L.I.N.E.S. X
Band: Anthelion
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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75

Gli Anthelion, band romana attiva dal 1999, giunge al suo secondo demo autoprodotto. Il sestetto (Marco Marinotti alla voce, Fabio Garzia e Andrea Portieri alle chitarre, Matteo Borselli alle Tastiere, Alessandro Lofoco al basso ed Emiliano Cantiano alla batteria) propone un power metal dalle forti inclinazioni progressive, di buon impatto e forte di una preparazione tecnica decisamente sopra la media.
Registrato e mixato nei Temple Of Noise studios capitolini, “L.i.n.e.s. X” è composto da tre brani abbastanza lunghi più una intro acustica, e vanta una produzione di qualità professionale.
La predilezione per un certo tipo di classic metal da una parte, e per il prog dei Dream Theater (epoca Moore) dall’altro danno vita all’opener “Dirty Right Men”, in cui il sensazionalismo di suoni e melodie dei primi e migliori Van Halen si sposa ad una sezione ritmica di chiara influenza Dream Theater: il drumming di Emiliano Cantiano è martellante e preciso, l’esecuzione impeccabile. Ad impreziosire il tutto ci pensa la voce di Marco Marinotti, timbrica che mi ha ricordato molto quella di Tobias Sammet. Se proprio devo trovare una pecca a questo brano, direi che il coro è troppo in background (questione di volume?), mentre le linee vocali non sempre sono accattivamnti come il riffing lascerebbe intendere: forse la scelta di non banalizzare troppo la cantabilità di strofe e ritornelli alla lunga si ritorce contro l’impatto del pezzo.
“Eden”, un’intro d’atmosfera con tastiere psichedeliche ci avvia al ritmo cadenzato e coinvolgente di “Promise Of Eden”, intermezzato dall’interessante spezzato percussionistico sul quale alla voce viene applicato un effetto di distorsione che non mi ha convinto.
Godibilissimo e trascinante, invece, il guitar solo di Fabio Garzia, che ho avuto modo di apprezzare particolarmente anche in sede live.
Ancora un’intro elettronica per “Son Of A Lie”, il pezzo più forte del demo, una canzone che diviene via via più veloce e acquista impatto con il passare dei secondi, caratterizzata da un’interessantissimo cantato in controtempo sulla strofa e un buon bridge prima del trascinante refrain sostenuto dalle ottime tastiere di Matteo Borselli. Di gran gusto anche il neoclassicheggiante solo acustico di Fabio che sfocia nel successivo elettrico, vera sfuriata di scale seguita come un’ombra dal basso di Alessandro e dalla batteria di Emiliano.
C’è ancora tempo per una parentesi intimista ed evocativa in cui la voce di Marco si fa più suadente e il tappeto ritmico diventa più classico, prima dei due ritornelli conclusivi qui proposti con un classicissimo e molto catchy innalzamento di tonalità.
Per concludere, credo che i Nostri faranno molta strada, se le premesse sono queste, e colgo l’occasione per alimentare lo spirito di collaborazione tra le band emergenti, messe continuamente in ombra da reciproche scorrettezze e trattamenti irrispettosi da parte di chi offre (o almeno così dice) loro lo spazio per esibirsi ed uscire dall’anonimato.
In bocca al lupo, Anthelion!

Tracklist:

1. Dirty Right Men
2. Eden
3. Promise Of Eden
4. Son Of A Lie

Contatti:

www.anthelion.it (in costruzione)

Matteo Borselli : allanon@stargazer.it alllanon@hotmail.com
Fabio Garzia : familia@tiscalinet.it
Marco Marinotti : marcosonofagun@yahoo.com

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