Recensione: Let The Metal Do The Talking

Di - 12 Maggio 2008 - 0:00
Let The Metal Do The Talking
Band: Overdrive
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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79

Correva l’anno metallico 1980 e, in agosto, dalle parti di Karlshamn, in Svezia, cinque promettenti metallaroni biondi, o quasi, diedero vita al progetto Overdrive, ovvero una band quadrata dedita all’heavy metal. In quei periodi, infatti, non esistevano generi e sottogeneri, le contaminazioni sarebbero venute più avanti e i sacri verbi si chiamavano semplicemente HM e hard rock. L’idillio durò fino al 1985, periodo nel quale i Nostri realizzarono, oltre a un paio di demo, anche gli album Metal Attack (1983) e Swords and Axes (1984). Nel 1997 prima reunion con la release postuma di un 5 Tracks dal vivo dal titolo Mission of Destruction e nel 2003 quella definitiva avvenuta in occasione del Rockslaget Festival svoltosi nella Loro città. Poi altri due singoli ed è di quest’anno l’uscita del loro terzo full length della carriera, dall’emblematico titolo di Let The Metal Do The Talking. Incredibilmente, dopo ventotto anni, la line-up ricalca ben 4/5 di quella originale. L’unica novità, infatti, riguarda il cantante Per Karlsson, noto per aver fornito i propri servigi all’interno del debutto degli Unchained nel 2005.

Army of the Darkness apre il disco come meglio non si potrebbe: chitarre assassine dai toni essenziali, sezione ritmica che non perdona, il sano gusto di scrivere una cavalcata massiccia e refrain che si stampa in testa dopo venti secondi di ascolto. Tradotto in soldoni il brano migliore del disco posto in apertura. HM anni Ottanta al 100% all’interno della title-track, non a caso un brano risalente al 1985 che vede il debutto ufficiale su full length. Grandioso chorus da “batti e ribatti” con il pubblico pronto per le future performance live. Fight to the Finish è un mid tempo poderoso sorretto da asce durissime e sporche al punto giusto che richiama i vecchi lavori di personaggi Made in Usa come Keel e Lizzy Borden. Ottimo e credibile il singer Per Karlsson, come del resto nelle prime due canzoni. Il quarto brano, Bring me to Submission, sfiora il filler. Trapped Under Ice possiede un riffing a metà fra i Black Sabbath periodo Tony Martin e i Dokken anni Ottanta più feroci, nella fattispecie il singer denota un’interessante verve epica. Deceived strizza l’occhio al Ronnie James Dio d’annata grazie a chitarroni in competizione con il cantante: ancora dosi da cavallo di metallo eroico, soprattutto nella parte centrale del pezzo.

La strumentale Den of Inquity lascia il passo alla susseguente Gravy Train, un episodio “happy” nel quale gli Overdive sfociano in territori hard rock, senza però perdere un’oncia di furia cieca. Chasing Highways è il brano dove gli svedesi “tirano” di più in tutto il disco, portando letteralmente allo stremo le corde vocali del buon singer, che da par suo se la cava abbastanza bene. Solo di chitarra centrale scolastico, decisamente da rivedere. L’hard rock americano di Lodestar passa senza lasciare traccia mentre in Sinister Warfare gli Overdrive calano l’artiglieria pesante: chitarre come magli accompagnano una sezione ritmica da codice penale. Urla a mo’ di James Neal dei Malice da parte del cantante, tanto per gradire… una mazzata assoluta, senza smentite. Il pezzo posto in chiusura, Reincarnation, si rivela essere un mid tempo ossessivo e ossessionante in stile Black Sabbath, per quanto attiene le chitarre nella parte iniziale. Dalla metà in poi ancora heavy metal veloce in mezzo ai denti senza redenzione alcuna. Da notare la connotazione Made in Italy della traccia, grazie alla partecipazione di Chris Catena in qualità di special vocalist.

Let The Metal Do The Talking dimostra ancora una volta che se il metallo classico anni Ottanta viene proposto in maniera credibile e con una produzione appropriata fa ancora male, tanto male…

Gli Overdrive sono orgoglio heavy metal, niente di più e niente di meno.

Defender avvisato mezzo salvato…

 

Stefano “Steven Rich “ Ricetti


Tracklist:
Army Of Darkness
Let The Metal Do The Talking
Fight To The Finish
Bring Me To Submission
Trapped Under Ice
Deceived
Den Of Iniquity (Instrumental)
Gravy Train
Chasing Highways
Lodestar
Sinister Warfare
Reincarnation

Line up:
Per Karlsson: vocals
Janne Stark: guitars
Kjell Jacobsson: guitars
Kenth Eriksson: bass
Kenta Svensson: drums


 

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