Recensione: License to kill

Di Filippo Benedetto - 30 Aprile 2005 - 0:00
License to kill
Band: Malice
Etichetta:
Genere:
Anno: 1987
Nazione:
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84

Tra le bands US dedite ad un Heavy Metal diretto, senza fronzoli, non possono non essere citati i Malice. Formatisi nei primissimi anni 80 e originari di Portland (Oregon), questi cinque ragazzi incisero il loro debut nel 1985. L’album, intitolato “In the beginning” li segnalò alla critica come la probabile risposta statunitense nientemeno che agli storici Judas Priest. Di analogie, in effetti, in quest’album – sia per l’impostazione del songwriting che per l’uso di suoni robusti e corposi – ve ne si possono rintracciare con la leggendaria heavy metal band britannica; tuttavia il sound dei Malice riesce ad imporsi per una certa originalità e freschezza d’impatto, colpendo il cuore con una forza incredibile. Ma è con il secondo platter, “License to Kill”, che i nostri riescono a confezionare il loro capolavoro e allo stesso tempo un must della discografia di ogni metal head che si rispetti. Inciso nel 1987 questo disco riscosse un certo successo sia di pubblico che di critica marcando una specificità di tutto rispetto dell’Heavy Metal d’oltremanica. I riffs granitici ed efficaci, le vocals potenti e graffianti (forse in alcuni punti proprio somiglianti al Rob Halford dei tempi migliori) sono il trademark del combo che con questo album regala faville in quasi tutti gli episodi.

License to Kill

Corredato da una copertina quanto mai eclatante nel dispiegare il messaggio del titolo dell’album, “License to kill” parte in grande stile con l’opener “Sinister Double”, potente ed efficacissima metal song. Già da questa prima track si intuisce la grande influenza che i Judas Priest hanno avuto nella formazione del combo statunitense che non lesina omaggi nel riffing e nelle vocals al famoso gruppo inglese. E’ con la seconda traccia, la titletrack, che i nostri disgelano tutte le loro carte migliori sfornando brillanti killer riffs sostenuti da un drumming efficace nel cadenzare il pomposo incedere del pezzo. Azzeccatissima la calibratura del songwriting, sempre in bilico class metal e hard rock. La successiva, “Against the empire”, introdotta da un parentesi strumentale dai toni drammatici ricchi di suspence, ci immerge in un vortice di riffs potenti e affilati ben coadiuvati da una sezione ritmica compatta e robusta. Le vocals, come del resto nei brani precedenti si era potuto notare, ricordano molto da vicino l’Halford style (specialmente sulle tonalità più alte), ma ci non nuoce al carisma complessivo della band che cattura l’orecchio con continui cambi di tempo degni delle migliori Heavy Metal songs. Con “Vigilante” il combo rallenta le ritmiche, concentrandosi su trame melodiche a tratti cupe, salvo l’apertura armonica del refrain. Molto ben inserito lungo il riffing portante è l’assolo che aggiunge ulteriore smalto al sound complessivo del pezzo. Bella sorpresa risulta essere “Chain Gang Woman”, track dove figurano alcune guest apparence – come Dave Mustaine e Dave Ellefson dei Megadeth oltre a Jamie St. James e Tommy Thayer dei Black & Blue. Di sicuro, grazie a quel chorus così tipico dell’Heavy Metal targato eighties, questo brano può essere considerato tra i migliori dell’album. “Christine”, robusta e diretta track, precede la grande carica hard’n’heavy di “Murder”, ideale ponte di congiunzione con la grande forza d’impatto dei riffs di “Breathing down your neck”.  Anche in questa song la band lavora brillantemente sui cambi di tempo e riesce ad accattivare con un assolo che, seppur nella sua brevità, irrobustisce il sound complessivo del brano.
L’epilogo dell’album è rappresentato da “Circe of Fire”, brano che ribadisce una volta di più la profonda dedizione del gruppo per un Heavy Metal senza ulteriori aggettivazioni se non potenza, feeling e buona impostazione tecnico strumentale.

Concludendo, “License to Kill”, può tranquillamente essere considerato un classico dell’Heavy Metal (non solo statunitense). Di sicuro posso affermare, quindi, che questo lavoro non potete fare altro che aggiungerlo alla vostra discografia.   

Tracklist:

1.Sinister Double
2.License to Kill
3.Against the Empire
4.Vigilante
5.Chain Gang Woman
6.Christine
7.Murder
8.Breathing Down Your Neck
9.Circle of Fire

Line Up:

James Neal (vocals)
Mick Zane (guitar)
Jay Reynolds (guitar)
Mark Bohn (bass)
Clifford Carothers (drums)

 

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