Recensione: LIeFE

Di Giorgio Vicentini - 29 Agosto 2005 - 0:00
LIeFE
Band: Chimera
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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70

Ad un anno dal precedente demo intitolato Nothing But Illusions anch’esso autoprodotto, torna a farsi sentire il duo padovano con LieFE, composto da brani registrati a cavallo tra il 2003 ed il 2004. Forse l’essere veneti al pari di Ensoph ed Ephel Duath potrà mostrarsi come semplice coincidenza, ma fatto sta che anche i ns. prediligono sentieri densi di elettronica per descrivere la loro idea di black metal, pur non mostrandosi tanto teatrali come i primi o tecnici ed eclettici come i secondi.

Sono ventiquattro i minuti di un demo di pregevole caratura, accompagnato da un artwork interessante e moderno e da una produzione di buona qualità, coadiuvata dall’importante dose di elettronica che di certo aiuta la pulizia complessiva del disco. Tematiche intense e personali alla base delle liriche che spiccano in quel bellissimo brano che è “Dell’io e La Percezione Dio“, crescente, sentito, espressivo, dal vago flavour anni ’80 dei vocalizzi puliti e che raggiunge l’apice nel poetico ritornello in italiano. 

A mio avviso, che si sia amanti o meno di questo sound, si potrà gustare senza grandi sforzi ognuno dei pensieri in musica della coppia Vishtasb ed Andrea D. e anzi, sottolineerei la facilità d’ascolto quale possibile segno d’una prova convincente ed ottimamente imbastita, che non denota particolari punti morti coadiuvata anche dalla durata relativa. 
La sensazione è quella di saggiare una band che ha già in faretra varie armi e che non improvvisi nulla, prime tra tutte le vocals. Fondamentali i giochi vocali, combinazione di vari stili puliti che mantengono come base di lancio lo scream black, timbriche diverse e tonalità variegate, arrivando fino alla completa sfigurazione di esse come in “Delve Yourself And Bury Me“, dove l’estremizzazione le porta ad assomigliare a semplici note di tastiera.

Il disco è melodico ed ha una sua espressività sia musicale che lirica, elementi gemellati tra loro e ricchezza reciproca, indice che i Chimera potrebbero aver intrapreso un percorso da approfondire. Allo stato attuale, quel che conta è che LIeFE mostra già intuizioni di spessore: arrangiamenti curati, passaggi musicali zeppi di tastiere e d’effetti sonori che non lasciano buchi espressivi in una tela tessuta dalla batteria campionata. Di fronte ai vari aspetti incoraggianti, è d’obbligo comunque un’obiezione personale che riguarda le chitarre, troppo sporche e dai contorni come orli strappati dalla distorsione, che meriterebbero una rifinitura per accompagnarsi con armonia alla pulizia dell’elettronica.

Certo, la relativa durata del demo lascia aperte varie possibilità di valutazione, ma al momento so che in mano ho un lotto di track convincenti. Che si tratti dei primi vagiti di una realtà artistica in crescita? 

Tracklist:
01. Delve Yourself and Bury Me 
02. What Lies Behind 
03. Dell’io e la Percezione Dio 
04. Still Unrestful Selfexpanding Ego 
05. When Mankind Abandoned Earth for Cosmos

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