Recensione: Live in the Raw

Di Stefano Ricetti - 20 Aprile 2004 - 0:00
Live in the Raw
Band: Saxon
Etichetta:
Genere:
Anno: 2000
Nazione:
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85

A sorpresa nell’anno 2000 e precisamente a Dicembre , esce questo inatteso live dei Saxon in formazione ultra-classica ovvero Biff Byford alla voce , Pete Gill alla batteria , Steve Dawson al basso , Graham Oliver e Paul Quinn alle due sei corde. Fin dai primi ascolti si intuisce del perche’ di un titolo simile : la produzione e’ pressoche’ inesistente e il dischetto ottico che si ha nel CD player non e’ altro che la trasposizione pari pari di un concerto del 1981 , nudo e crudo come e’ stato. Questo show di Anversa , in Belgio , durante il sold-out tour di Strong Arm of The Law mostra la band in una delle ultime esibizioni con la formazione originaria infatti , di li’ a poco , il bombardiere Pete Gill ( successivamente alla corte di Lemmy nei Motorhead ) sara’ poi sostituito degnamente da Nigel Glockler.
Il periodo e’ quello appena antecedente al passaggio di headliner band , status che il combo albionico manterra’ tra alti e bassi fino ai giorni nostri. La scaletta e’ senza dubbio particolare e proprio per questo il lavoro e’ molto interessante e rappresenta un “must” per i die-hard Saxon piu’ incalliti ; basti pensare che manca un pezzo da 90 come Motorcycle Man oppure Heavy Metal Thunder , autentici cavalli di battaglia dei guerrieri di Barnsley. Trovano pero’ posto gemme inusuali come Hungry Years e la fantastica Stallions of The Highway tratta dal primo album omonimo. Descrivere uno ad uno i pezzi contenuti mi sembra inopportuno in quanto ogni defender conosce ormai a menadito queste perle del piu’ puro e genuino true fucking metal britannico. Ritengo soffermarmi solo su quelle che reputo le autentiche “chicche” contenute in quest’opera postuma , partendo dalla originalissima Hungry Years , track mai comparsa in veste live ( se non come bonus track nella riproposizione di Wheels.. e Strong Arm.. in doppio CD del 1997 ) negli album della band e qui riproposta in una versione rozzissima e proprio per questo di incommensurabile valore.
La song numero 4 e’ Frozen Rainbow , da “Saxon” , il suggello della potenza e della melodia , arte nella quale i Nostri sono maestri assoluti , che in questa forma leggermente velocizzata restituisce all’ascoltatore l’odore NWOBHM della muffa delle cantine del nord dell’Inghilterra. L’ultimo capolavoro e’ la precedentemente citata Stallions of The Highway , brano che in quel periodo era il marchio a fuoco dei Saxon , l’autentico trade-mark dei bikers di Sheffield che purtroppo nell’ultimo tour italiano non hanno piu’ proposto in sede live e sinceramente non ne capisco il perche’ , ma questa e’ un’altra storia.
Le undici tracce di questo Live in The Raw appartengono alla storia di questa fantastica musica , sono il palcoscenico naturale di un tamarrissimo Biff Byford in spandex argentati e cartucciera affiancato al baffuto ed in piazza Steve Dawson…. un caleidoscopio di immagini immortali dell’HM degli anni ’80 che ci facevano sognare nelle nostre camerette con lo stereo a “palla”. Le chitarre sferraglianti e di matrice punk che all’epoca solo altri fuoriclasse della guerra dei watt come i Motorhead potevano vantare in questo album sono predominanti , come tipicamente avveniva nelle rappresentazioni live del combo inglese. La voce non impeccabile di Byford man mano che l’album prosegue aumenta di intensita’ e di intonazione cosi’ come il bilanciamento dei vari strumenti. Le stecche qui non vengono nascoste , le sovraincisioni e i taroccamenti in studio non appartengono al DNA di questo live-album.
Chi si aspetta produzioni roboanti si astenga dall’acquisto di questo CD , la resa sonora e’ fottutamente in linea con i livelli dei primi anni ’80. Nota a margine : questo disco non viene considerato dalla band come “ufficiale” come potete constatare sul loro sito e la riprova ne e’ la sua mancanza nella sezione discography all’interno del recente DVD “Chronicle” , il tutto in quanto emanazione del batterista Pete Gill che ormai fa parte del passato remoto dei Saxon. Stessa sorte di “semi ufficialita’ “ l’hanno subita altri loro album come per esempio Live at Donnington o BBC Session , tanto per dovere di cronaca. Concludendo , il lavoro purtroppo non e’ di facile reperibilita’ ma se vi capita sottomano non lasciatevelo sfuggire , di dischi dal vivo “veri” come questo ultimamente se se sente la mancanza….. eccome!

Ci si vede dal vivo a Novembre di quest’anno per il tour del 25° della carriera……

Hail to all the defenders.

Stefano “StevenRich” Ricetti

Tracklist:

1 Intro / See The Light Shining

2 Hungry Years

3 And the Bands Played On

4 Frozen Rainbow

5 Strong Arm of The Law

6 20,000 FT

7 747 ( Strangers in The Night )

8 Dallas 1 PM

9 Stand Up and Be Counted

10 Stallions of The Highway

11 Wheels of Steel

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