Recensione: Live On The Edge Of Forever

Di black75 - 10 Agosto 2002 - 0:00
Live On The Edge Of Forever
Band: Symphony X
Etichetta:
Genere:
Anno: 2001
Nazione:
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80

Cosa c’è di meglio di un bel concerto della propria band preferita per riuscire a scaricare le tensioni derivate dalla routine e dai piccoli/grandi problemi che affliggono l’esistenza di ognuno? “Nulla”, verrebbe certamente da dire alla stragrande maggioranza di chi legge queste righe! Certo, ad una condizione però: che l’esibizione dei propri beniamini non risulti così anonima da lasciare con l’amaro in bocca anche i fans più incalliti. Questa purtroppo non è fantascienza, ma una realtà con la quale tante prog-band (e di riflesso i relativi fans) devono fare i conti molto spesso. Non è da tutti infatti saper ricreare dal vivo quelle particolarissime atmosfere che si ottengono con facilità negli studi di registrazione grazie al supporto delle più raffinate tecnologie. Diciamo subito che se da questi problemi sono certamente esenti gli “alieni” Dream Theater, nulla hanno da temere i fans dei Symphony X, e la prova tangibile è racchiusa in due dischetti ottici da 11 cm circa di diametro!

Live On The Edge Forever è infatti un doppio CD che raccoglie alcune delle più esaltanti prestazioni live che la band di Allen & soci ha sfoderato durante il tour di promozione dell’album “V (The New Mythology Suite)”. Il primo CD ricalca quasi fedelmente la track list di quest’ultimo e quindi viene prima di tutto proposto il nuovo materiale (come per il più recente “Live scenes From New York” dei già citati Theater), mentre i vecchi cavalli di battaglia trovano spazio sul secondo disco. Ma passiamo ora ad un analisi più dettagliata:

il concerto viene aperto dalla strumentale Prelude che “immerge” immediatamente l’ascoltatore in un’atmosfera permea di misticismo, ma non c’è quasi il tempo di abituarsi a questa sensazione che la chitarra distorta di Micheal Romeo irrompe prepotentemente in scena con le prime note di Evolution (The Grand Design). Si capisce subito che i cinque ragazzi non scherzano, il ritmo si fa via via più incalzante e ciò che più colpisce è l’energia sprigionata dalla voce di un carismatico Russell Allen in evidente forma smagliante! La song scorre via fra i virtuosismi di Romeo e le sonorità surreali delle tastiere dell’ottimo Michael Pinnella, il quale introduce il terzo brano, ossia Fallen, eseguito impeccabilmente e che sul finire sfuma in Trascendence.

Si prosegue con Communion And The Oracle, forse meno impegnativa per Allen che ci delizia con un cantato molto più “pulito”, e che esalta la tecnica del bassista Michael Lepond. Durante l’intera esecuzione in grande evidenza anche la batteria di Jason Rullo che, è il caso di dirlo, non perde un colpo! Splendida la breve parte di pianoforte sul finale che lega la song a The Bird-Serpent War, il pezzo più breve (non considerando l’opener Prelude) dell’intero concerto; ben amalgamate le voci nei cori e repentini i cambi di tempo!

E’ ancora Pinnella a far da legame con il prossimo brano, ma l’attenzione è tutta su Romeo che introduce On The Breath Of Poseidon, pezzo strumentale, con un grandioso assolo al quale presto si unisce la voce di Allen per poi lasciare ancora libero il campo alla chitarra fatata del compagno, che viene nell’occasione presentato al pubblico.

Giusto il tempo di riprendere fiato ed il generosissimo Allen riparte a mille con Egypt, song nella quale Jason Rullo sembra esaltarsi alla grande. Sul finale è la volta della presentazione al pubblico di Pinnella, che regala l’ennesimo momento magico di pianoforte. L’ultimo brano tratto da “V” proposto in questo doppio CD live è The Death Of Balance e dopo due minuti circa Allen presenta Rullo alla folla, sempre pronta ad acclamare i componenti della band. Il pezzo sfuma in Candlelight Fantasia ( e non in Lacrimosa come su “V”) che si presta forse all’interpretazione più “toccante” di Allen. L’ultimo brano del CD è la potente The Eyes Of Medusa, ottima sotto ogni aspetto.

Il primo brano (tiratissimo) del secondo CD è Smoke And Mirrors, sei minuti e mezzo di assoluta energia durante i quali nessuno dei cinque Symphony ha un attimo di tregua, davvero notevole! Si procede con Church Of The Machine, anch’essa di grande impatto ed abbondantemente condita da stupendi cori. Qui forse Allen nelle parti alte ricorre più di frequente alla voce “sporca” , ma nulla di così evidente da “minare” la sua ottima prova. E’ il momento della terza song, una delle più lunghe contenute nel CD (ben 14 minuti): Through The Looking Glass, durante i primi minuti della quale Allen trova lo spazio per giocare un po’ con i suoi fans. Grandi gli assoli di tastiera firmati da Pinnella e quelli di Romeo alla chitarra (che per la verità è ottimo per la durata dell’intero live anche nelle parti ritmiche!); esaltanti inoltre alcuni passaggi eseguiti da Lepond.

Si va quindi verso Of Sins And Shadows, all’inizio della quale Allen ringrazia il pubblico ed augura a tutti la buona notte, facendo così pensare che sia l’ultima canzone del concerto (ma per chi ha la possibilità di controllare sul retro del CD è semplice capire che è solo uno scherzo). La canzone si conclude dopo 4 minuti circa ed a questo viene chiesto alla folla se vuole ancora musica. Naturalmente la risposta è affermativa e dopo l’ennesima presentazione dei membri del gruppo (Rullo, Lepond, Pinnella e Romeo), parte il penultimo brano Sea Of Lies.

Giunge a questo punto uno dei momenti più attesi nelle esibizioni dei Symphony X. L’ultima canzone… la più lunga in assoluto proposta nei due CD (sfiora i 20 minuti!)… il pezzo che (non vorrei urtare la suscettibilità di nessuno) penso stia ai Symphony X come Metropolis sta ai Dream Theater: The Divine Wings Of Tragedy! Non riuscirei mai a rendere giustizia a quest’ ”opera” qualunque parola potessi mai usare per descriverla, bisogna solo ascoltarla!

In definitiva penso che questo doppio album rappresenti un qualcosa di irrinunciabile per i fans dei Sumphony X, ma anche un ottimo ascolto per i “curiosi”, quelli che magari non possiedono neanche un album di questa band e che, una volta tanto, hanno voglia di cacciare il naso fuori dal proprio habitat naturale (musicalmente parlando), concedendosi una piccola “distrazione”.

Tracklist:

CD 1 
1. Prelude
2. Evolution (The Grand Design)
3. Fallen/Transcendence
4. Communion and the Oracle
5. The Bird-Serpent War/Cataclysm
6. On the Breath of Poseidon
7. Egypt
8. Death of Balance/Candlelight Fantasia
9. The Eyes of Medusa
     
  CD 2  
1. Smoke and Mirrors
2. Church of the Machine
3. Through the Looking Glass
4. Of Sins and Shadows
5. Sea of Lies
6. The Divine Wings of Tragedy

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