Recensione: Long Way From Love

Di Luca Corsi - 12 Giugno 2009 - 0:00
Long Way From Love
Band: Mark Free
Etichetta:
Genere:
Anno: 1993
Nazione:
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100

La storia della musica, in particolar modo la dimensione a noi più affine del rock, è sempre stata caratterizzata da personaggi molto particolari.
Dotati di personalità molto spesso complicate, a volte persino ambigue, costoro hanno dovuto ripetutamente fare i conti con pesanti critiche, più frequentemente accuse di pessimo gusto, volte più a giudicare l’apparenza anziché l’arte espressa dai protagonisti.

Il cantante statunitense Mark Free, è indubbiamente uno di coloro che possono “vantare il privilegio” di vedere il proprio nome iscritto nel libro nero degli illustri bersagliati dalla critica. Questo “onore” è dovuto alla decisione del singer di sottoporsi ad un cambio di sesso nel corso del 1995 – momento a partire dal quale cambierà anche nome in Marcie Free – scelta privata e personale, che nessuno dovrebbe permettersi di giudicare.

Evidentemente, però, l’occasione ha permesso ad alcuni di offuscare il grande contributo che Free ha dato al mondo del rock negli anni antecedenti all’avvenimento. Un passato, il suo, glorioso e costellato da successi invidiabili, ottenuti e ampiamente meritati grazie alle prestigiose esperienze con gruppi del calibro di King Kobra – memorabile il debutto “Ready To Strike” del 1985 – Signal, protagonisti con il super classico del rock melodico “Loud & Clear” (1989), senza dimenticare gli Unruly Child dell’omonimo disco d’esordio e le numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale, fra i quali Desmond Child e Bobby Kimball.
Coloro che s’intendono di musica sanno con esattezza che un curriculum del genere non potrà mai essere superato, ai loro occhi e nel loro cuore, da sterili affermazioni che lasciano il tempo che trovano.
Una certezza irrimediabilmente rafforzata dall’uscita, nel 1993, di quello che molto probabilmente è considerato dai più, non solo come l’apice assoluto della carriera di Free, ma come uno degli album più rappresentativi dell’intero panorama AOR: “Long Way From Love”.

Un disco strepitoso, emotivo, ricco di melodia fino al midollo, che ha saputo riportare l’eco dei fasti degli eighties persino in quel critico inizio degli anni ’90. Avvalendosi della partecipazione di numerosi musicisti nonché esperti del settore, come i componenti dei Venus And Mars, delle band soliste di Eddie Money, John Wetton, James Christian, Alice Cooper e Stan Bush, “Long Way From Love” stupisce ed incanta già ad un primitivo ascolto.
Un successo derivato dalle trame inconfondibili dei ritornelli ultra-catchy caratterizzanti brani oramai storici come la perla “Someday You’ll Come Running” (proposta anche dagli FM in “Tough It Out”, ma con un titolo diverso), la sublime “Stranger Among Us” e le superbe “The Last Time”, “Never Be A Next Time” e “Slow Down The Night”, ad inseguire un sound accattivante e dall’appeal infallibile.
Un’atmosfera magica sembra provenire dalle note dell’inarrivabile (e invidiabile) voce di Free, magnifico interprete in grado di conferire ai pezzi, sentimenti contrastanti quali malinconia, gioia, tristezza e spensieratezza a seconda del contesto, coinvolgendo e alterando di conseguenza lo stato d’animo di chi ascolta.

Così, in un turbinio d’emozioni e sensazioni al limite del sogno, il biondo singer ci spalanca i cancelli della melodia.
Prima, facendoci abbracciare l’infinita carica sensuale espressa da episodi quali l’orientaleggiante “Coming Back For More”, “Hard Heart To Break”, “State Of Love”, “Look Love In The Eyes” e soprattutto dalla stratosferica title-track, veramente da lacrime. Poi, mostrandoci le unghie con la grintosa “High Life”, traccia che, strizzando l’occhio al Signal-sound, si presenta come il capitolo più “hard” dell’intero lavoro.
Così, dopo essere stato parte di progetti a dir poco seminali, ed aver dato vita a dischi grandiosi come “Ready To Strike” e “Loud & Clear”, Mark Free mette a segno il colpo decisivo con il suo primo lavoro solista.

“Long Way From Love”, platter che unisce le doti del talentuoso singer americano alla perizia ed esperienza di numerosi musicisti, è una di quelle opere immancabili in ogni collezione che si rispetti.
Senza se e senza ma, uno dei picchi più alti ed eccelsi raggiunti da quel meraviglioso genere chiamato Adult Oriented Rock.

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Tracklist:

01. Someday You’ll Come Running
02. Stranger Among Us
03. Coming Back For More
04. The Last Time
05. Hard Heart To Break
06. High Life
07. State Of Love
08. Slow Down The Night
09. Look Love In The Eyes
10. Never Be A Next Time
11. Long Way From Love

Line Up:

Mark Free – Voce
Paul Lewolt, Terence Elliot, Tim Godwin, Pierre Gauthier, Tony Sciuto, Dirk Price, Troy Dexter, Danny Jacob – Chitarra
Paul Lewolt, Tomie Reeves, Sylan Boulduc, Steve Hopkins, Joel Hamilton, Erik Scott – Basso
Tomie Reeves, Claude Gaudette, Robin Randall, Steve Hopkins, Paul Markovich – Tastiere
Roger Laroque – Batteria
Diana Dewitt, Joan Stone – Back. Voc.

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