Recensione: Lord of Darkness

Di Eugenio Giordano - 26 Luglio 2004 - 0:00
Lord of Darkness
Band: StormHammer
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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62

Terzo platter per i tedeschi StormHammer, una vera e propria icona della sempre più florida scena tedesca, una band senza compromessi e completamente immersa nell’attitudine del metal epico. “Lord of darkness” non sposta di una virgola il sound dei nostri e conferma in pieno la loro convinzione artistica.

Negli StormHammer milita l’ugola storica dei thrasher svizzeri Drifter, Tommy Lion, che come sempre è autore di una prova vocale inossidabile e coriacea, sebbene non siamo di fronte ad un’ugola raffinata e particolarmente tecnica direi che per gli StormHammer non ci sarebbero cantanti migliori di lui. I cinque tedeschi in questione hanno lasciato i bastioni della onnipotente Century Media che recentemente ha “preparato il sacco” a tante band classiche del suo rooster puntando apertamente su sonorità più trendy e decisamente più reditizie (non faccio nomi, tranquilli). Quindi gli StormHammer si sono accasati presso la Mausoleum per la quale è stato prodotto questo nuovo “Lord of darkness”. All’epoca dell’esordio i nostri tedeschi vennero etichettati come una delle tante band clone degli HammerFall ma a un orecchio più esperto e appassionato di metallo pesante poteva subito parere evidente la personalità di questi ragazzi. Non stiamo parlando di una band così giovane come potrebbe sembrare, i membri degli StormHammer vanno tutti verso la quarantina e hanno addosso una esperienza notevole in ambito metal, credo questa possa essere una garanzia per molti di voi. Purtroppo la casa discografica ha lasciato la band sola in sede di produzione e il sound del disco ne risente perdendo la qualità tecnica dei suoi predecessori, non si tratta di un dramma ma certamente gli StormHammer avevano un suono migliore in passato. Sotto il profilo compositivo “Lord of darkenss” non aggiunge nulla al metal tedesco di matrice epica, non aspettatevi innovazioni o sperimentazioni particolari perchè band come questa fanno della continuità un vero vanto ed è giusto che sia così. Il punto è che il livello delle composizioni spesso non è all’altezza della situazione e scade in soluzioni banali, un poco troppo becer metal anche per me.

La opener “Ace in the hole” viene giocata con esperienza su un riffing veloce e coriaceo che subito esplode in un bel ritornello coinvolgente con il quale conquistare il pubblico in sede live. Le successive “Time out of mind” e “Medusa’s head” girano su tempi medi chiamando in causa nomi storici del metal tedesco tra cui gli Accept più semplici e frontali. Peccato per le tastiere poste inadeguatamente a contorno delle parti portanti dei ritornelli, in questo modo l’impatto dei pezzi rimane smorzato. La title track è un pezzo diretto e aggressivo che non decolla in pieno e richiede diversi ascolti per poter essere digerita bene. Bruttine “Cyber mortis” e “Gates of mystery” sono sorrette da una sezione ritmica incalzante ma non possiedono un barlume minimo di personalità. La ballad “Wise man” è veramente poco ispirata, meglio glissare. Con “Metal heart” gli StormHammer rialzano il tiro del disco mettendo a segno un pezzo frontale e diretto ricordando i Paragon o i Custard migliori. La conclusiva “StormHammer” è un metal anthem granitico dal testo veramente becero, ottuso e maschilista, e io credo che sia il pezzo più bello del disco.

Ci sono band che portano avanti la loro musica senza scendere a compromessi e fregandosene dei dettagli, forse non li potete capire, ma la verità è che il metal è sempre stato questo. Un genere suonato con prepotenza e orgoglio, una musica con le sue regole, con i suoi atteggiamenti da duri, senza rispetto per nessun potere al di fuori del proprio. Gli StormHammer vedono ancora le cose in questo modo e stringono i denti, io li sostengo.

1. Living In The Dark 05:36 
2. Ace In The Hole 04:50
3. Time Out Of Mind 04:35 
4. Lord Of Darkness 05:01
5. Medusas`s Head 04:54
6. Cyber Mortis 03:55 
7. Gates To Mystery 05:02
8. Wise Old Man 06:13
9. Metal Heart 05:02
10. Shades Of Fear 07:39
11. Stormhammer 04:06
12. Shadows Of Glory 03:47

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62