Recensione: Maria Magdalena [EP]

Di Ottavio Pariante - 16 Aprile 2012 - 0:00
Maria Magdalena [EP]
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Anno: 2011
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75

A soli otto mesi di distanza dall’ultimo disco sulla lunga distanza “Delta”, tornano a farsi vivi gli austriaci Vision of Atlantis, con il loro elegante quanto canonico Symphonic-Power Metal dalle tinte gothicheggianti, sulla scia di mostri sacri quali Within Temptation, Nightwish ed Epica.
Maria Magdalena” è il titolo dell’ultimo nato, un EP di sei tracce della durata di mezz’ora circa che ha la funzione di antipasto per il nuovo lavoro atteso per fine anno: ha già un nome e si chiamerà “Ethera”, sempre per la Napalm Records e, visto che anche “i muri hanno le orecchie”, sembra che le registrazioni avverranno in Italia, precisamente all’Artesonika Studios di Pordenone.
Ma tornando al nostro EP, possiamo dire che, dopo un ascolto impegnato, a distanza di pochi mesi nulla è cambiato da quello che già avevamo ascoltato in precedenza. Le lacune sono rimaste inalterate, ma per fortuna anche i pregi e qualche “peccato” in fase di songwriting è stato modificato.
E’ dunque lecito pensare di trovarsi di fronte al solito disco bello, ma senz’anima, a cui ci ha abituati la band sin dagli esordi? In effetti la risposta risiede nel mezzo, in quanto i suoni si sono irrobustiti, ma non hanno perso l’eleganza classica che ha sempre contraddistinto il combo austriaco. I duetti tra le due voci, quella soprano femminile di Maxi Nil  e quella maschile di Mario Plank, sono diminuiti preferendone l’alternanza lungo la durata del brano: quei pochi rimasti sono piacevoli e di ampio respiro. Quello che manca, e purtroppo sarà un difetto cronico e difficilmente risolvibile, consiste nella lungimiranza di queste composizioni, sicuramente belle ed efficaci al momento, ma che faranno fatica a lasciare un segno indelebile nel tempo.

Ma visto che viviamo il presente e dobbiamo rispondere solo di quello che abbiamo tra le nostre mani, possiamo dire con fermezza che l’EP in questione ha tutte le carte in regola per poter stupire, soprattutto perchè la band ha lavorato bene sull’emotività e sull’impatto di certe composizioni. Sin dalle prime note della title-track, si intravede che la  band è in salute e, grazie anche a un’ottima interpretazione dei due cantanti, riesce a mettere l’ascoltatore a suo agio tra scatti adrenalici e momenti sognanti e intimi.
È pressochè inutile andare nello specifico dei singoli pezzi, perché un classico disco dei Vision of Atlantis è da considerarsi come una traccia unica, vista l’omogeneità dei singoli brani che sono uno incastonato nell’altro, uno la conseguenza dell’altro.
Ci sono comunque degli episodi sublimi, come la title-track, intima, struggente quanto inquieta e nevrotica. L’oscura “Melancholia” perde punti a causa di un refrain troppo arioso per il contesto maligno ben congeniato nella parte iniziale. Ci sono poi episodi meno convincenti come “Changes of Tides” e ”Distant Shores”: due pezzi simili, ben strutturati, potenti e oscuri quanto basta, con un buon lavoro orchestrale che però si posizionano un gradino sotto rispetto il resto, in quanto si distaccano dal mosaico emozionale finora creato ad arte, risultando fine a stessi.
Il punto di forza di questo EP risiede nella parte finale: “Last Shut of your Eyes” e “Beyond Horizon –The Poem Part II” rappresentano il meglio degli attuali Vision of Atlantis, in quanto la prima delle due incorpora nel suo interno degli elementi AOR che arrichiscono il suono donandole ancora maggior eleganza e intimità; la seconda, la ballad per eccellenza, mette in risalto quel risvolto emotivo che tanto è caro alla band austriaca e che la rende diversa dalle altre realtà del genere.
Un tuffo nel mistero, nell’inquietudine. Le oscure effusioni della quiete che tutto nasconde e confonde. Un universo di suoni e respiri che danzano lungo le note di questo nuovo capitolo dei Vision of Atlantis. Un nuovo punto interrogativo da proporsi per il futuro per fare ancora meglio.

Ottavio “octicus” Pariante

Tracklist:
1.Maria Magdalena
2.Melancholia
3.Changes of Tides
4.Last shut of your Eyes
5.Distant Shores
6.Beyond Horizon –The poem part II

Line up:
Maxi Nil :Female Vocal
Mario Plank:Male Vocal
Werner Fiedler:Guitar
Thomas Caser:Drums
Martin Harb:Keyboard
Cris Tian: Guitar

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