Recensione: Mayhemic Destruction

Di Thrashing_Rage - 17 Ottobre 2004 - 0:00
Mayhemic Destruction
Band: Mortal Sin
Etichetta:
Genere:
Anno: 1987
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

L’Australia non è solo, in campo metal, la nazione che ha dato vita ad una delle più lucenti stelle dell’Hard Rock mondiale, ma anche una terra dove la frangia più estrema dell’Heavy Metal, il Thrash Metal ha posto le basi per una mini-scena molto buona e competitiva. Parlo di gruppi come i cult-heroes Hobbs Angel of Death o i Rampage fautori di un thrash slayeriano e maligno, ma nella terra dei canguri un’altra band nacque per dare vita ad un thrash in pieno stile bay-area: i Mortal Sin, che si imposero all’attenzione dei più accaniti thrashers del periodo per la loro somiglianza ai Testament e agli altri gruppi meno famosi della scena.
Il debut per i Mortal Sin avviene nel 1987, con l’Lp Mayhemic Destruction, e la band viene messa sotto contratto dalla famosissima Vertigo; l’album è prodotto secondo i canoni del thrash imperante del periodo, cioè produzione sporca ma efficace.
L’approccio che i nostri cinque ragazzi avevano al thrash è molto particolare: prediligono i mid tempos rocciosi (a volte intervallati da parti mosh veramente spezza-collo), variegati da intrecci chitarristici di buona fattura ed il tutto condito da una voce alta, squillante e ben calibrata.
Le canzoni presente sono 7 (più un introduzione) e si assestano tutte su un livello-medio alto di esecuzione e di songwriting: la lunga ed articolata Lebanon svetta fra le altre canzoni grazie a cambi di tempo, assoli melodici e chitarre da headbanging, poi la bella Liar (che può ricordare lo stile tanto caro agli Heathen del debut Breaking the Silence), mentre la title-track è la canzone più violenta del lotto, che si distacca dai contenuti più ragionati dell’album: qua i Mortal Sin danno ampio sfogo al loro amore per il thrash metal in generale. In questa song sono presenti echi di Kreator (non a caso il chitarrista Paul Carware nelle foto session indossa proprio una shirt dei quattro eroi tedeschi) e degli Slayer di Hell Awaits (il break centrale rallentato è da brividi).
Altre songs come Into the Fire e Mortal Slaughter completano la tracklist di un album di ottimo thrash metal. Due anni dopo la band produrrà l’ancora più intricato Face of Despair (che valse alla band l’onore di aprire le date Australiane dei Metallica).
Questa band secondo me non dovrebbe mancare negli scaffali di chi ha già tutto dei thrash-acts più famosi.

Tracklist:
1.The curse (intro)
2.Women in leather
3.Lebanon
4.Liar
5.Blood,death,hatred
6.Mortal slaughter
7.Into the fire
8.Mayhemic destruction

Line-up:
Mat Maurer – vocals
Paul Carwara – guitars
Keith Krstin – guitars
Andy Eftichiou – bass guitar
Wayne Campbell – drums

Ultimi album di Mortal Sin

Band: Mortal Sin
Genere:
Anno: 1989
75