Recensione: Misanthropic Carnage

Di Alberto Fittarelli - 2 Ottobre 2002 - 0:00
Misanthropic Carnage
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Anno: 2002
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75

Arrivano dall’Olanda i Severe Torture, attivi dal ’97 ed autori di un brutal death di tipo americano feroce ed efficace, ma uguale in tutto e per tutto al Cannibal Corpse style! Nove canzoni per un totale di mezz’ora abbondante riportano l’ascoltatore ai tempi dei vecchi dischi del combo americano, senza particolari picchi di personalità: l’ascolto è tuttavia più che piacevole, grazie a composizioni generalmente di buon livello.

Il disco si presenta subito con uno degli artworks più repellenti usciti ultimamente, un disegno che rappresenta una specie di orco nell’atto di squartare un essere umano di sesso indefinibile: è proprio questa copertina ad aver causato ai Severe Torture grossi problemi col mercato tedesco e svizzero, notoriamente rigidissimi per quanto riguarda l’immagine ed i concetti espressi dalle metal bands. Iniziando l’ascolto si viene subito trasportati ai primi anni ’90, con una “Mutilation of the flesh” sparata a mille, classico brutal di floridiana memoria, con voce ultra gutturale, cambi di tempo precisi ed azzeccati e riffs che mantengono comunque una sorta di malsana “melodia” di fondo, quanto basta a dare più groove al pezzo.
Il disco si mantiene tutto su questi livelli, con tempi veloci e qualche rallentamento ad effetto a ricordare altri mostri sacri del death americano, i Morbid Angel: su tutte citerei comunque la title-track e la conclusiva “Your blood is mine”, particolarmente riuscite nel voler coniugare potenza e velocità. Una nota di demerito va al cantante, che non riesce a caratterizzare le songs in maniera decisa, assestandosi sempre su un timbro bassissimo ed a volte troppo piatto rispetto a ciò che richiederebbe la base musicale; un ultima annotazione va inoltre fatta a riguardo della produzione, buona ma nulla più (cosa strana per una label come la Hammerheart) e sui singoli strumentisti, non sempre in armonia coi pezzi: lascia obiettivamente interdetti l’ascoltare qualche imprecisione del batterista qua e là, nonchè certe “sparate” del basso sulle note alte.

Un album comunque consigliato ai fans sfegatati del genere, che vi troveranno un concentrato di ferocia e brutalità al punto giusto; fossi in loro, non mi lascerei scappare l’unica data italiana che i Severe Torture effettueranno in terra italica a metà Ottobre di supporto ai… Cannibal Corpse! Da risentire al prossimo album, ma intanto godiamoci questo “massacro misantropico”…

1. Mutilation of the Flesh
2. Meant to Suffer
3. Carnivorous Force
4. Misanthropic Carnage
5. Blinded I Slaughter
6. Impelled to Kill
7. Castrated
8. Forever to Burn
9. Your Blood is Mine

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