Recensione: My Inner Demon

Di Luca Dei Rossi - 8 Marzo 2009 - 0:00
My Inner Demon
Band: Silverlane
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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78

Ecco che dopo tanto lavoro i Silverlane arrivano al loro secondo full-length: My Inner Demon. La band teutonica è formata da Simon Michael (batteria), dal fratello Chris (chitarra) e dalla sorella Dodo (tastiere) che nel lontano 1995 iniziarono a suonare insieme al loro compagno di scuola Daniel (basso) solo per gioco, senza sapere che successivamente il loro batterista sarebbe stato ingaggiato nientepopodimenoche nei grandissimi Subway To Sally, impressionati dalla sua bravura e dalla capacità innata di scrivere canzoni. Questo portò inizialmente una spaccatura nel gruppo, e in effetti la cosa non è nemmeno tanto strana: suonare in una band così famosa comporta delle grosse responsabilità e dei grossi impegni. Senza demordere però Michael continuò a suonare con i Silverlane e, grazie alla visibilità acquistata con i Subway, nel 2005 rilasciarono il loro primo disco Legends Of Safar, che non riscosse però il successo sperato. Ora si ripresentano più forti che mai con questo My Inner Demon, che a detta del recensore non è esattamente un concentrato di originalità ma che si può comunque considerare un buonissimo album.

Quello proposto dalla band è un Power di ispirazione palesemente helloweeniana ma caratterizzato da riff più granitici e accelerazioni decisamente heavy (il doppio pedale a raffica è uno dei punti chiave del disco), come dimostra la prima traccia Wings Of Eternity che per le linee vocali, per il timbro del cantante Ecki Singer (che ironia della sorte si chiama proprio Singer di cognome) davvero molto simile a quello di Andi Deris e per la struttura della canzone fa quasi il verso a The Saints di Gambling With The Devil. Intelligente l’uso delle tastiere, mai esagerate o fuori luogo, che servono talvolta per rendere più pomposo il sound e talvolta per suonare intro lenti che preannunciano una sfuriata musicale non indifferente. Le canzoni sono per la maggior parte trascinanti come dimostrano rispettivamente la seconda e la terza traccia Miracle e Flight Of Icarus caratterizzate da chorus avvincenti, da un riffing paticolare e, nel caso dell’ultima citata da inserti elettronici perfettamente uniti al contesto musicale. Splendida la title track a cui segue Tears Of Pain, una stupenda ballad romantica e ricca di emozioni che riprende vagamente le ballate melanconice dei Sonata dei tempi d’oro. Stupenda Serenade Of Wind, due minuti e tredici secondi di musica completamente orchestrale che ricorda nemmeno troppo alla lontana gli olandesi Epica, che fa da intro a The Dark Storm. La chiusura del disco è affidata ad un’altra dolcissima ballata carica di epicità interpretata egregiamente da Ecki: si tratta di Slowly, che diversamente dall’altra Tears Of Pain è accompagnata solo da strumenti operistici: niente batteria, chitarra, basso. Una degna conclusione per un disco davvero molto bello.

Insomma i Silverlane grazie all’esperienza accumulata sono riusciti a creare un album ottimo, ricco di influenze e trascinante nonostante pecchi leggermente di originalità. Molto ben fatto quindi questo My Inner Demon, che sicuramente piacerà a coloro che amano gli Helloween dell’era Deris, la melodicità dei Sonata Arctica e le imponenti orchestrazioni degli Epica. In attesa del nuovo album faccio i miei più sentiti complimenti ad una band che spero maturerà ulteriormente nella fase di songwriting e che riesca ad aggiungere un tocco in più di personalità ad un sound già fuori rodaggio. Forza ragazzi!

Tracklist:
1. Wings Of Eternity 
2. Miracle * MySpace *
3. The Flight Of Icarus 
4. The Taste Of Sin 
5. My Inner Demon 
6. Tears Of Pain 
7. In The Desert 
8. Kingdom Of Sand 
9. Full Moon 
10. Serenade Of Wind 
11. The Dark Storm * MySpace *
12. Slowly 

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