Recensione: Necrosapiens

Di Alessandro Calvi - 13 Ottobre 2003 - 0:00
Necrosapiens
Band: Amok
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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75

Gli Amok si presentano a noi con questo loro primo demo intitolato Necrosapiens. Il genere da loro proposto è un death, anche piuttosto tecnico, tendente, per attitudine e violenza, al brutal.

Il cd si presenta subito molto bene, sia per quanto riguarda il punto di vista grafico che sul piano musicale presentando cinque brani.
Come si diceva  uno dei principali punti di forza dell’album è proprio la grafica, a livello professionale della confezione. Il cd è stampato e non è il classico e semplice cd con sopra un addesivo, il booklet ha una grafica molto accattivante. Prendendo spunto dal titolo dell’album infatti gli Amok hanno basato la propria grafica su immagini varie di teschi, cadaveri e scheletri a vari gradi di putrefazione. Le stesse foto del gruppo all’interno del booklet sono pesantemente ritoccate, al punto da rendere i quattro musicisti quasi irriconoscibili, con ossa, muscoli e cervelli in bella evidenza.
Riguardo al libretto l’unico punto a loro sfavore è l’assenza dei testi delle canzoni, il growl in generale non è proprio lo stile di cantato più comprensibile del mondo e avere un punto di riferimento per seguire e capire di cosa parlino le canzoni sarebbe stato decisamente utile.

Passando a parlare del punto di vista musicale di questa band, il fatto che abbiano sfornato già 5 pezzi, tutti tra i tre minuti e mezzo e i quattro, ci dice già qualcosa. Il song writing dei brani è infatti piuttosto maturo, non si tratta di canzoni messe giù in cinque minuti ma sono pezzi più ragionati ed elaborati.
La loro musica passa da vere e proprie aggressioni sonore con chitarre velocissime, batteria martellante e voce growl incalzante come il primo brano, ad altri momenti più lenti e quasi più d’atmosfera come l’inizio della quarta song. Gli Amok non usano tastiere, solo voce, chitarra, basso e batteria, ma non significa che siano limitati dal punto di vista sonoro riuscendo infatti a spaziare anche in ambito melodico.

Dal punto di vista della produzione ci troviamo di fronte a un lavoro quasi professionale come si diceva prima anche per il libretto. Tutti gli strumenti si sentono bene e la voce non è ne soffocata ne troppo alta rispetto alla musica. L’unica critica che mi sentirei di fargli sarebbe rivolta al suono della batteria, visto il genere che propongono infatti il suono di grancassa e tom non risulta proprio dei più adatti. Ci vorrebbe a mio avviso un suono più pieno, più grasso e basso rispetto a quello che hanno adesso che mi pare troppo squillante.

In conclusione un demo che come prima prova passa ampiamente il giudizio della critica, ottimo il modo in cui si presenta dal punto di vista grafico sembrando un lavoro quasi professionale. Qualche minima pecca dal punto di vista musicale che potrebbero però essere anche solo una questione di gusti del sottoscritto. Il tutto per una band che sicuramente può fare ancora della strada.

Contatti:
Philippe Suarez
Rue Du-Roveray n° 12
1207 Genève (Svizzera)
e-mail: amok@amoklegion.ch

Tracklist:
01 Cadavers
02 This Land of No One
03 Molested
04 Idle and Silent
05 Zezak Evil Legion

Alex “Engash-Krul” Calvi

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