Recensione: New World Messiah

Di Eugenio Giordano - 11 Maggio 2004 - 0:00
New World Messiah
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Anno: 2004
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67

Gli svedesi Nocturnal Rites sono un colosso della scena metal contemporanea e grazie a una continuità artistica sconcertante e a una personalità sonora indiscutibile sono riusciti negli anni a elevare il nome della loro band tra le migliori della storia del metal europeo. Il nuovo lavoro, il sesto, “New world messiah” è l’ennesima conferma di un talento enorme e di una attitudine integerrima che si è rafforzata negli anni.

Parliamoci chiaro fin da subito, i Nocturnal Rites sono passati attraverso due epoche stilistiche, hanno esordito con un sound classico e power oriented producendo tre album stellari intitolati “In a time of blood and fire”, “Tales of mystery and imagination” e “The sacred talisman”. Poi hanno puntato su un sound decisamente più maturo e corposo, figlio di contaminazioni statunitensi oscure, sviluppando al massimo la propria vena creativa i nostri hanno partorito “Afterlife” e “Shadowland” due platter che definire splendidi è riduttivo. Oggi i Nocturnal Rites possono contare sulla migliore sezione ritmica che io abbia mai sentito nella vecchia Europa, la band svedese ha plasmato uno stile potentissimo e graffiante capace di soddisfare le esigenze dei metallari più ambiziosi ma al tempo stesso di sfornare brani live irresistibili e intelligenti. In questo modo i nostri hanno realizzato una formula vincente che nel nuovo “New world messiah” non viene modificata particolarmente sebbene sia percepibile una forte volontà evolutiva in questo lavoro. Troverete pezzi veloci ed energici, basati totalmente sulla sezione ritmica e su intelligentissime strutture melodiche dal vago mood minore, non sono riscontrabili cali di tono o passaggi a vuoto, la band scandinava punta su pezzi di breve durata, di impatto indiscutibile e spesso ricchi di spunti tecnici. La produzione è giocata completamente sul suono delle chitarre e della batteria creando suoni avvolgenti e aggressivi, in qualche caso sono apprezzabili soluzioni sperimentali che comunque non sminuiscono il carattere integerrimo del metal firmato Nocturnal Rites. Ottimo sotto tutti gli aspetti, Jonny Lindkvist è autore di una prova vocale stellare, la sua timbrica è ormai un trademark inconfondibile del sound dei nostri svedesi e buona parte del loro recente successo è senza dubbio merito di un vocalist di questo calibro.

Poche congetture in apertura, i Nocturnal Rites impartiscono una severa lezione compositiva sfoderando la perfezione della title track posta all’inizio del disco. Potentissimi riff dal mood ritmico e oscuro si spezzano per lasciar spazio a linee vocali trascinanti e vagamente malinconiche, il gusto della band è evidente fin dai primi secondi di ascolto del disco. Cambievole e avvolgente “Against the world” ha una struttura ambiziosa e dinamica riassumendo bene le caratteristiche artistiche del sound recente dei nostri, la melodia del ritornello ricompone l’ossatura del pezzo in maniera efficace. Epica e vincente “Avalon” decolla letteralmente fin dal primo ascolto, qui gli svedesi hanno firmato una live song da annali. Con “Awakening” i Nocturnal Rites spingono su tempi veloci e parti serrate sfoderando una grinta e un carisma invidiabili, non mancano spunti tecnici e sperimentazioni che non alterano il risultato artistico del pezzo. Le melodie orientali di “Egyptica” sono un aspetto inedito della musica dei nostri, il pezzo ha un mood convincente e la potenza del gruppo emerge sebbene non siamo di fronte a una canzone particolarmente veloce. Più compatta e distruttiva “Break Away” rialza il tiro del disco giocando nuovamente con riff serrati e cambi di tempo improvvisi dal fascino irresistibile. La melodia vocale di “End of days” non potrà deludere chi tra voi ha amato il recente passato discografico della band, la sezione ritmica è sempre maiuscola. Ottima “The flame will never die” ha una struttura sonora articolata e ambiziosa che colpisce nel segno fin dal primo ascolto. Strepitosa “One nation” è tra le migliori canzoni del disco, una canzone da sparare sulle platee europee per mandarle in estasi. La conclusiva “Nightmare” riassume bene lo stile ritmico del disco ma sembra maggiormente giocata su refrain minori ed eleganti ponendo fine a questo “New world messiah” in maniera perfetta.

Se amate il metal nella sua forma più pura e integerrima, se cercate un disco intelligente e suonato con personalità e carattere vi consiglio davvero caldamente l’ascolto di questo “New world messiah”. I Nocturnal Rites sono una band veramente ottima.

1 New world messiah
2 Against the world
3 Avalon
4 Awakening
5 Egyptian
6 Break Away
7 End of days
8 The flame will never die
9 One nation
10 Nightmare

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