Recensione: Night Is Young

Di Stefano Vianello - 21 Aprile 2010 - 0:00
Night Is Young
Band: Royal Jester
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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60

I Royal Jester sono una band power metal nata in Svezia nel 2008 che, sin dai primi mesi di vita, dimostra di essere abbastanza prolifica da comporre decine di canzoni e prendendo parte a numerosi concerti. La stessa creatività li porta a incontrare due anni dopo Per Nilsson degli Scar Symmetry , nei cui studi di registrazione il quartetto incide il suo disco di debutto. Il risultato finale è Night Is Young: si tratta di un album di veloce e melodico power metal, sulla falsa riga di quello di band di successo come Helloween, Gamma Ray, Edguy e Stratovarius.

Nonostante l’album abbia un’ottima produzione alle spalle, il contenuto risulta piuttosto banale, con linee melodiche poco fantasiose e parti vocali ai limiti della stonatura.

Il punto debole di questa fatica è quasi certamente la voce del singer Mattias Lindberg dal timbro e dalla tecnica poco consoni, a detta di chi scrive, al genere proposto: si riesce a percepire chiaramente che nei momenti di maggiore difficoltà, la linea vocale viene aiutata con effetti e compressioni che ne snaturano completamente il suono.

Il sound proposto dal combo svedese risulta in ogni caso diretto e senza troppi fronzoli: chitarre taglienti con riff corposi e veloci e doppia cassa di batteria sempre presente, non lasciano spazio ad accompagnamenti di tastiera.
Night is young è il brano scelto per l’apertura del disco: riff molto veloci in stile Helloween introducono la strofa che porta ad un ritornello orecchiabile e diretto. A seguire Born Again la quale, nonostante una ritmica accattivante, perde parecchia della propria carica a causa della voce non sempre ai massimi livelli e una linea vocale poco esaltante. Buona e dal groove coinvolgente la successiva Wings of Tomorrow; al contrario gli altri pezzi come The New Order o Enter The Mist, riescono ad evocare solo una sensazione di “già sentito”. L’autocelebrativa Royal Jester potrebbe essere una delle canzoni migliori del platter se non fosse stata condita in modo esagerato da effetti sulla voce durante tutti i ritornelli: un peccato, perché nonostante non inventi nulla di nuovo, il brano è trascinante e spensierato al punto giusto.
Vile Smile, The King Has Fallen e If You Were Mine scorrono veloci e piuttosto anonime, mentre la conclusiva Age Of Terror si presenta con un riff quasi thrash e si sviluppa in una canzone piacevole e aggressiva dalla melodia stimolante.

Che dire di questo debutto? E’ piuttosto marcato il retrogusto acerbo che lasciano i brani di questo Night Is Young: si nota in modo evidente quanto l’intero disco sia stato scritto in fretta e furia per poter debuttare il più presto possibile sulla scena metal e non sono poche le sbavature che si riescono a percepire durante l’ascolto. Nulla comunque è perduto comunque e la strada da percorrere per i Royal Jester è appena all’inizio. Attendiamo gli sviluppi e speriamo in un secondo album più ragionato e maturo nel prossimo avvenire.

Stefano “Elrond” Vianello

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Tracklist:
1.Night is Young
2. Born Again
3. Wings of Tomorrow
4. The New Order
5. Enter The Mist
6. Royal Jester
7. Vile Smile
8. The King Has Fallen
9. If You Were Mine
10. Age of Terror

Line-up:
Mattias Lindberg – Vocals
Calle Allard – Guitar
Christer Viklund – Guitar
Ted Nilsson – Drums

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