Recensione: Night Of The Speed Demons

Di Matteo Bovio - 2 Maggio 2006 - 0:00
Night Of The Speed Demons
Band: AA. VV.
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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68

Night Of The Speed Demons: sin dal titolo non si può ignorare il filo conduttore della serata documentata in questo live dal sapore genuinamente underground. Tre gruppi che calcano lo stesso palco e si cimentano in tre prove veloci, sporche e cattive. Woptime e Skruigners per l’occasione affiancano un gruppo che sicuramente non necessita più di alcuna presentazione: chi ha un debole per la matrice grindcore dei Cripple Bastards non dovrebbe avere troppi problemi a fare confidenza col tiratissimo hardcore delle altre due band.

Ad aprire gli Woptime, formazione torinese che strizza l’occhio al NYHC più incazzato. Prova davvero convincente: tempi serrati, un groove per nulla scontato e un cantante (Saverio) in ottima forma. Alcuni passaggi nel riffing e l’utilizzo del growl puntano in una direzione più metalcore, ma, a prescindere dalle etichette, la validità della band va misurata sull’aggressività con cui tengono il palco, aggressività musicale e attitudinale. Non tralasciamo inoltre l’eccezionale prova alla batteria di Pelle, i cui passaggi essenziali sorreggono massicciamente il muro sonoro della band. Una band che non fatica a trovare ammiratori anche al di fuori del panorama hardcore.

Piccolo cambio di direzione con gli Skruigners: chitarre più taglienti, stop’n’go al fulmicotone, cantato urlato, qualche accenno punk più evidente. I nostri non possono che far la gioia degli amanti della vecchia scena italiana, quella, per intenderci, dove i Negazione spiccavano su tutti. Anche per loro una bella prova: là dove perdono qualcosa in precisione, ecco che lo riguadagnano in impatto. La semplicità dei pezzi e la velocità d’esecuzione li aiutano nel trascinare lo show senza nessuna caduta di ritmo: 12 brani per gli amanti della velocità pura.

E di velocità ne dispensano in abbondanza gli arci-noti e arci-incazzati Cripple Bastards. Premetto subito che in certi episodi li ho preferiti nelle versioni originali, ma questo nulla toglie alla loro performance: considerato quanto un impianto casalingo mutila l’energia originale di un live, non posso che immaginare il massacrante show a cui anno assistito i fortunati presenti lo scorso 21 maggio a Biella. In ogni caso, una tracklist al fulmicotone che passa per “Misantropo a senso unico“, “Prospettive limitate“, “Odio a prima vista” e per altre 16 tracce altrettanto piene d’odio e misantropia musicale: in versione live non poteva non spiccare la furia di Giulio The Bastard, tanto grezzo quanto versatile nei passaggi vocali, l’unico adatto a dar forma ai testi dissacranti marchio di fabbrica dei Cripple Bastards.

La Tube Records ci propone un live ben registrato, perfetto per gli amanti dell’hc/grind e, più in generale, per chi adora l’accoppiata “minimale + veloce”. Mi piace il sapore underground della pubblicazione, mi piacciono le prove delle tre band. Mi piace, in definitiva, lo spirito del cd: più che un live, una scarica d’adrenalina.
Matteo Bovio

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