Recensione: Nightwing

Di Hector - 3 Settembre 2002 - 0:00
Nightwing
Band: Marduk
Etichetta:
Genere:
Anno: 1998
Nazione:
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90

  Mazzate!!!!!! Non potrete aspettarvi altro da questo disco, il migliore, a parere di chi vi scrive, della gloriosa discografia di quei demoni svedesi conosciuti con il nome di Marduk. La band di Morgan, da sempre portabandiera del più efferato e veloce Black Metal, ci regala questa perla di musica ultra veloce e incredibilmente malvagia. Il tutto confezionato grazie all’apporto fondamentale dell’ottimo screamer Legion (che a mio modesto parere non teme confronti con altri blasonati colleghi, a cominciare da Shagrath dei Dimmu). L’intro “Preludium” si esaurisce dopo un paio di minuti per lasciare il posto a “Bloodtide (XXX)”, grandiosa fucilata che vi trapanerà le orecchie con la sua folle velocità. Lo screaming di Legion è subito esagerato, ma non dimentica di far risaltare la parte melodica in coincidenza del corus, in cui la musica rallenta e si fa cadenzata. Segue “Of Hell’s Fire”: un capolavoro. Il mio pezzo preferito dell’intera discografia dei Marduk. Si tratta di un assalto all’arma bianca portato contro il regno di Cristo da un’orda di demoni incazzati. Legion sputa parole colme di odio a velocità pazzesca, mentre la sezione ritmica macina riff che annichiliscono più di un Bulldozer. Insomma: un massacro. “Slay The Nazarene” è un altra perla che tutti abbiamo imparato ad amare, un hightlight immancabilmente proposto in ogni loro concerto. Naturalmente la formula vincente è sempre la stessa: velocità folle e Legion sugli scudi! Dopo lo spartiacque “Nightwing” si passa alla serie di canzoni incentrate sulla figura di Vlad Tepes, il Dracula storico, un condottiero rumeno vissuto nel XV secolo, tanto coraggioso quanto crudele: era solito infatti impalare i propri prigionieri. I Marduk traducono magnificamente in musica le gesta di questo personaggio a loro così ideologicamente vicino. Non manca nemmeno la varietà, perchè si passa da pezzi molto cadenzati e dal mood opprimente come “Dreams Of Blood And Iron” alle solite rasoiate di High Speed Black Metal come “Kaziklu Bey” o “Deme Quaden Thyrane” (quest’ultima già apparsa, se non sbaglio, su “Heaven Shall Burn”). La marziale “Anno Domini 1476” chiude un album magnifico, che non dovrebbe assolutamente mancare nella collezione di tutti coloro che amano la musica veramente estrema e cattiva.

Tracklist:

Chapter One: Dictionnaire Infernal 
I Preludium
II Bloodtide (xxx)
III Of Hell’s Fire
IV Slay The Nazarene
V Nightwing

Chapter Two: The Warlord Of Wallachia:
I Dreams Of Blood And Iron
II Dracole Wayda
III Kaziklu Bey (The Lord Impaler)
IV Deme Quaden Thyrane
V Anno Domini 1476

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