Recensione: Nigrium Nigrius Nigro

Di Stefano Risso - 26 Ottobre 2005 - 0:00
Nigrium Nigrius Nigro
Band: In Tha Umbra
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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62

Terzo album per i portoghesi In Tha Umbra, formazione dedita a un
death melodico con influenze black e folk. Nigrium Nigrius Nigro è
un lavoro che offre buoni spunti che però fanno da contraltare ad altrettanti
elementi poco convincenti che pesano sulla valutazione complessiva del platter.

L’atmosfera che pervade il disco è ben lontana da quella dei temperati lidi
portoghesi; il sound degli In Tha Umbra è profondamente nord europeo, con
chitarre fredde e taglienti e con un cantato al vetriolo. Sin dal primo ascolto
i lusitani mi hanno ricordato gli Opeth di Orchid e Morningrise,
con quel modo di concepire il death metal strettamente accomunato da una forte
tensione melodica. Gli In Tha Umbra riprendono a grandi linee lo
“stile Opeth” (senza però le parentesi acustiche tipiche della band di
Akerfeldt
) arricchendolo con maggiori elementi black metal e folk, puntando
di più sulla velocità ed estremizzando maggiormente la proposta. Bisogna dare
atto a questi ragazzi di aver composto brani che contengono parecchie linee
melodiche, alcune particolarmente azzeccate, e dalla struttura alquanto
ricercata. Purtroppo tutto il lavoro per rendere più variegate le tracce è
vanificato da una certa piattezza di fondo che aleggia per tutta la durata del
cd. Tranne un paio di brani ben confezionati e soddisfacenti dall’inizio alla
fine, si procede spessissimo a singhiozzo tra alti e bassi. Il problema
principale di questi musicisti, a mio avviso, sta proprio nel fatto di non
riuscire ad imbrigliare le parecchie idee in modo organico. Un vero peccato
perché una maggiore attenzione in questo senso avrebbe non poco giovato giovato,
facendo assumere al disco maggior spessore.

Comunque non tutto è da buttare via; la prima canzone in scaletta (la
migliore del lotto) Through Lycanthropie’sTrod Communion e la seconda
Linger Venom
testimoniano quanto di buono c’è in questo full-lenght, con
buoni stacchi melodici e aggressivi che si alternano egregiamente. Purtroppo le
rimanenti composizioni non riescono a rimanere impresse, è come se scivolassero
lasciando un senso d’incompiuto alla fine dell’ascolto. Anche la produzione non
aiuta di certo i nostri. I suoni sono sono imprecisi specialmente per quanto
riguarda la batteria, registrata in maniera approssimativa.

Nigrium Nigrius Nigro è quindi un disco che nonostante alcuni
buoni contenuti non riesce a decollare, in quanto questi non vengono
adeguatamente focalizzati e valorizzati. Un problema non da poco visto che gli In
Tha Umbra
sono gia al terzo disco. Urge imminente dose di personalità.

Stefano “Beix” Risso

Tracklist:

  1. Through Lycanthropie’sTrod Communion
  2. Linger Venom
  3. Grandeur Tenebrae
  4. The Horrent Damaskt
  5. Thunderchaos Pentagramma
  6. Grace Dementia
  7. Ov Satyrv’s Rotting Blithe
  8. Once Atrocitie Has Hacked Upon Daylight’s Throat
  9. Finis Abyssvm

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