Recensione: Obsessions

Di - 22 Gennaio 2012 - 0:00
Obsessions
Band: Epysode
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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70

Dalla mente di Samuel Arkan, chitarrista e fondatore dei belgi Virus IV, nasce questo concept album di esordio, che raccoglie sotto il monicker Epysode, elementi del calibro di Kelly Sundown (Beyond Twilight), Oddleif Stensland (Communic), Magali Luyten (Ayreon, Virus IV), Liselotte Hegt (Ayreon), e Rick Altzi (At Vance), che donano voce ai personaggi della storia, mentre per la sezione strumentale, due nomi saltano subito all’occhio, Kristoffer Gildenlow al basso (ex Pain of Salvation), e Léo Margarit alla batteria (Pain of Salvation).

La storia si svolge a Keystone, una piccola città al centro di una foresta nel nord del Kentucky. Kallon, un giovane e brillante profiler, sta seguendo un caso inquietante, il duplice omicidio di una giovane coppia, il rapimento del loro figlio di 9 anni, e la contemporanea scomparsa di un uomo di 54 anni. In breve tempo, il protagonista, scopre che questi avvenimenti seguono delle date ricorrenti 2011- 1966 – 1921- 1876, e in ognuna di queste, i genitori venivano assassinati con lo stesso modus operandi, il bambino di 9 anni rapito veniva ritrovato in un luogo sperduto e senza ricordi dell’accaduto, accanto al corpo del rapitore di 54 anni, la cui causa della morte risulta sconosciuta. Attraverso accurate investigazioni, scopre che l’uomo deceduto trovato vicino al bambino, è lo stesso che 45 anni prima aveva vissuto la medesima tragedia. La domanda successiva è, che cosa lega questi numeri e tutti questi personaggi?  Ed è questa la domanda che sconvolge e inquieta il protagonista, una domanda che porta notti insonni, e la sempre più concreta convinzione di avere un ruolo fondamentale in tutto questo.

Una notte, grazie alla condensa sullo specchio del bagno appare un messaggio, è Esh,uno spirito che rivela l’esistenza di un mondo parallelo al nostro, popolato da tre tipi di creature: gli Spiriti, che guidano e aiutano gli uomini sulla terra durante la loro vita, attraverso segni, che l’uomo ha sempre considerato come divini, i Fantasmi condannati a vagare sulla Terra non visti dall’uomo, perché hanno deciso di lasciare il mondo prima del tempo e i Caduti, anime di uomini che hanno commesso crimini nelle loro vite, e che attraverso la possessione di altri umani, possono guadagnare la redenzione compiendo delle buone azioni. Così si scopre che anche all’interno di Kallon risiede un Caduto, Uss, che cerca di redimersi cercando di trovare e fermare il suo assassino e socio criminale Yae, il quale non è per nulla intenzionato al riscatto, ma alla perpetuazione di atti malvagi attraverso la possessione e la corruzione di giovani vite ogni 45 anni. Con l’aiuto di Esh, di Valma, sua amica d’infanzia e medium, e con Maymos, signore dei Fantasmi, il giovane profiler deve trovare il bambino, e affrontare il rapitore posseduto, per porre fine a questo continuo ciclo di reincarnazioni e omicidi.

Questa e’ la vicenda che permea i 14 brani dell’album, una vicenda molto lontana da quelle spaziali di Ayreon, o quelle più fantasy di Avantasia, riportando tutto a una dimensione da thriller paranormale/ poliziesco, con punte noir degne di una trasposizione cinematografica. La musica segue costantemente l’evoluzione della storia, dalla parte più poliziesca, a quella più legata al paranormale, le chitarre  sfoderano riff pesanti, quasi al limite del thrash, gli assolo sono di ottima fattura e si legano perfettamente alle melodie disegnate dalla tastiera, e agli effetti del synth, usato come una  vera macchina da effetti speciali. A tutto questo va aggiunta la perfetta alchimia che si viene a creare attraverso le voci e le interpretazioni dei personaggi come in “Obsessions”, dove l’agitazione del protagonista è quasi palpabile, in “Fallen’s Portrait”, dove un fenomenale Stensald da vita alla nemesi del concept con un’interpretazione baritonale che trasuda pura malvagità, e in altri brani ancora, dove gli intrecci vocali ci rendono partecipi e non solo spettatori degli avvenimenti.

Purtroppo il songwriting in alcuni brani risulta ripetitivo e banale in qualche caso, un aspetto che può in parte passare in secondo piano vista la solidità della storia, alla quale un fan dei concept album non potrà rinunciare.

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Tracklist:

01)    File 4180-1
02)    Silences Of Dawn (Poetry)
03)    First Blood
04)    Obsessions
05)    Invisible Nations
06)    Gemini Syndrome
07)    Fallen’s Portrait
08)    Season Of Redemption
09)    The Oder Side
10)    The Shadow Lord
11)    One Chance
12)    Divine Whispers
13)    March Of The Ghost
14)    Last Sunset

Cast:

Kelly Sundown – Kallon (The Profiler)
Magali Luyten – Esh (The Soul)
Oddleif Stensland – Yae (The Fallen One Killer)
Liselotte Hegt – Valma ( The Medium)
Rick Altzi – Maymos (The Ghost)

Players:

Samuel Arkan -Guitars
Kristoffer Gildenlow – Bass
Julien Spreutels – Keyboard, Piano
Léo Margarit – Drums

 

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