Recensione: Oceanborn

Di Alessandro Calvi - 12 Aprile 2001 - 0:00
Oceanborn
Band: Nightwish
Etichetta:
Genere:
Anno: 1998
Nazione:
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85

Oceanborn, secondo album e disco della consacrazione per i Nightwish. Dopo la non brillante prova data nel precedente disco di debutto, penalizzato anche da una produzione non di altissimo livello, i nostri aggiustano il tiro e ci riescono sopratutto, oltre che con una maggiore caratterizzazione del loro sound, nella valorizzazione della vocalist Tarja. Mentre infatti nel precedente la voce era stata penalizzata da una produzione e da un mixaggio non propriamente dei migliori, con Oceanborn i Nightwish riescono a trovare l’alchimia giusta dei volumi per far risaltare la voce senza per questo cancellare tutti gli altri strumenti.

L’album si apre con Stargazers che ha come punto forte un velocissimo intro di chitarre, batteria e tastiere a simulare il clavicembalo per poi favorire l’ingresso della voce. Una delle songs più veloci dell’album e di sicuro impatto, supportato anche da un azzeccato lavoro sui riff delle chitarre che rimangono facilmente in mente.
Gethsemane ci ripropone in parte l’azzeccata formula della prima canzone con un buon uso delle tastiere a supportare tutta la struttura della canzone e la voce di Tarja, questa volta usata con un tono più lento e riflessivo.
Con la terza traccia, invece abbiamo una attitudine diversa al sound della canzone, Devil and the Dark Deep Ocean si apre con chitarre e batteria molto più cattive che sulle canzoni precedenti. Dopo poco ci rendiamo conto che le differenze non si fermano qui, infatti fa la sua comparsa un’altra voce oltre a quella da soprano di Tarja. La canzone è infatti basata su una sorta di dialogo tra il Diavolo, qui interpretato con voce al limite del growl dal chitarrista Emppu, e l’Oceano, naturalmente interpretato dalla cristallina voce di Tarja. Interessante esperimento che dona alla canzone una dimensione in più, esperimento che verrà poi ripetuto sempre con successo nella penultima traccia Pharao sails to Orion, a riconferma di come i duetti tra la voce di Tarja e una molto più bassa, anche growl, possano essere effettivamente un strada percorribile con successo.
Spicca poi tra le altre canzoni, con un tono diametralmente opposto alla terza traccia la sesta Swanheart, in cui la voce di Tarja rimane spesso lasciata sola dagli altri strumenti perchè si esibisca in tutta la sua bellezza, in una canzone lenta che rimane in mente proprio per la sua infinita dolcezza.
A dir poco curiosa la settima Moondance in cui la voce di Tarja è assente per lasciare spazio agli strumenti di esibirsi in un corto brano in cui particolarmente spiccano i momenti in cui vengono riprese ritmiche congeniali più a una danza russa che a un gruppo metal. Sicuramente una canzone curiosa che merita comunque un ascolto.
The Riddler è invece forse la canzone più bella del disco, o per lo meno quella che preferisco io, in cui la voce di Tarja si esibisce ai massimi livelli. Una canzone che rappresenta probabilmente l’esempio di tipica canzone dei Nightwish con momenti più veloci e altri più lenti, in cui a farla da padrone sono la voce e le partiture orchestrali offerte dalle tastiere.

A qualcuno quest’ultima canzone in particolare potrebbe ricordare un po’ le note della Storia Infinita, a qualcun altro un certo uso della tastiera e di alcune melodie potrebbero invece riportare alla mente un gruppo come gli Stratovarius che di un certo metal melodico sono i migliori esponenti. Indubbi sono sicuramente i riferimenti al gruppo di Tolkki e Kotipelto che sembrano avere avuto un peso rilevante nella nascita del sound di questo gruppo che è riuscito comunque a creare uno stile piuttosto personale appoggiandosi sopratutto alla stupenda voce da soprano di Tarja.

Un gran bel disco da ascoltare per chiunque apprezzi il metal melodico e anche per gli altri per scoprire la stupenda voce di Tarja. Secondo il sottoscritto inoltre il migliore disco del gruppo e il più originale e personale.

Tracklist:
01 Stargazers
02 Gethsemane
03 Devil and the Deep Dark Ocean
04 Sacrament of Wilderness
05 Passion and the Opera
06 Swanheart
07 Moondance
08 The Riddler
09 Pharao sails to Orion
10 Walking in the Air

Alex “Engash-Krul” Calvi

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