Recensione: Odiosa Vis Astrorum

Di Mario Munaretto - 9 Ottobre 2004 - 0:00
Odiosa Vis Astrorum
Band: Noctifer
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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90

I Noctifer sono gruppo black metal attivo sulla scena capitolina fin dal lontano 1994 con il precedente monicker di Der Nacht. Al momento dell’incisione di Odiosa Vis Astrorum nella band sono presenti in formazione Zrohell alla voce, Tanatos e Deimos  alle chitarre, Surtr al basso e Regulus alla batteria.

Cominciamo con il dire che in apparenza non sembrerebbe trattarsi di un vero e proprio demo ma di un mini CD, confezionato più che egregiamente grazie all’ottima produzione effettuata presso gli Outer Sound Studios di Roma. Il booklet è essenziale nel suo bianco e nero litografico e contiene i testi delle quattro tracce presenti sul demo. La cover art riproduce la foto di una piazzola di artiglieria da montagna dell’esercito italiano sul fronte alpino, sulla quale aleggia minacciosamente una croce di Malta, probabilmente qui a simboleggiare la minaccia degli Imperi Centrali apportata all’Italia durante la Grande Guerra, episodio storico che riecheggia nelle liriche dei pezzi del demo.

L’attacco iniziale viene portato dall’opener Total Chaotic Emptiness, guidata da un riffing monolitico e maestoso, ma allo stesso capace di presentare una particolare linea melodica che riprende sonorità simili ai Marduk del periodo Nightwing/Panzer Division Marduk, il tutto sostenuto da una sezione ritmica compatta e serrata. Nelle liriche della successiva White War ritroviamo le tematiche già esternate con l’artwork, approfondite qui dalla citazione del proclama effettuato dall’allora monarca Vittorio Emanuele III all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915. Quello che colpisce subito è la struttura del pezzo: marziale, incedente, ma inframmezzato da cambi tempo dove le progressioni eseguite dalle chitarre sono sottolineate da un lavoro di doppia cassa devastante. Sembra di essere veramente un fantaccino della Grande Guerra che al riparo nella sua trincea viene seppellito dal cannoneggiamento dei mortai nemici. In Universal Hateful Influences è ben evidente quella linea melodica nel lavoro di riffing, di cui accennavo sopra,  realizzata però senza mai far perdere di efficacia il tiro della canzone stessa. La conclusiva Battle in the Fog è un autentico assalto sonoro, dove la prova del drummer Regulus è da incorniciare.

I Noctifer hanno fatto un ottimo lavoro con questo demo, presentando un sound diretto, potente e d’impatto, dimostrando di possedere una grande tecnica e di avere le idee molto chiare sulla loro proposta musicale. Attendo con interesse l’uscita di un eventuale full-length per vedere se questo sarà all’altezza delle aspettative.

Tracklist:

01. Total Chaotic Emptiness
02. White War
03. Universal Hateful Influences
04. Battle in the Fog

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