Recensione: Off The Face Of The Earth [Reissue]

Di Daniele D'Adamo - 24 Febbraio 2010 - 0:00
Off The Face Of The Earth [Reissue]
Band: Fuelblooded
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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Uscito nell’ottobre dello scorso anno per la Deka Records, “Off The Face Of The Earth” degli olandesi Fuelblooded viene enfaticamente riproposto dalla My Kingdom Music con una re-release che lascia perplessi.
Perché?
Perché l’album – il secondo dopo “Inflict The Inevitable” del 2006 – non sembra affatto possedere peculiarità tali da renderlo così agognato.

Il quintetto di Uden non è di primo pelo: attivo sin dal 1989 con il moniker Sacramental Sachem (con il quale è stato inciso un full-length nel 1995, “Recrucifiction”), diventato poi Fuelblooded nel 2002, propone un thrash tecnico ed elaborato evidentemente ispirato alla vecchia scuola statunitense (Metallica e Testament).

Peter Brinkman, cantante dal timbro pulito ma poco personale, replica difatti sin troppo fedelmente (“Recipe For Demise”) le ugole di Hetfield e Billy, aggiungendo qua e là – come elemento di diversità – solo un po’ di growling.
I chitarristi Danny Tunker e Michiel Rutten svolgono adeguatamente il loro compito, montando una robusta struttura di accordi sulla quale innestare i guitar-solo. Le partiture, come più sopra accennato, non sono semplici come quelle tipiche del cosiddetto “thrash ignorante”, ma anzi ostiche e intricate (“The Cult Of Ego“).
Pure adeguata allo scopo la sezione ritmica formata da Michel Steenbekkers (basso) e Norbert Moen (batteria), con quest’ultimo che si mantiene su velocità non troppo sostenute evitando blast-beast ed esagerazioni simili.

Quindi esperienza, professionalità, preparazione ed esecuzione del gruppo non si discutono: il sound di “Off The Face Of The Earth” è perfettamente allineato alla media della produzione internazionale.

Se anche il songwriting mostra d’esser teoricamente corretto, essendo ben bilanciato nel rapporto leggibilità/sofisticazione, in pratica manca clamorosamente nella composizione vera e propria.
Prescindendo dalla chiara mancanza di originalità, le canzoni si susseguono stancamente come se fossero state realizzate “a forza”. Poco accattivanti, rivelano un mood dimesso, senza quel quid pluris necessario per passare da un mero elenco di brani a un insieme compatto e allo stesso tempo godibile.   

Non tutto è da buttare: “Discounted Dormancy” ha un incedere in crescendo che piacerà ai thrashers ortodossi, “When Passion Dies” e “Recipe For Demise” mostrano un riffing possente e ramificato. Meritevole di menzione l’incipit della title-track assieme ai soli delle sei corde, che corrono veloci nella strumentale “The Wrath Of A’ath” (il richiamo ai creatori di “Kill ‘Em All” è evidente anche nel titolo …). Difficile invece trovare qualcosa da menzionare in “Pandemic Persecution” e “Demonized”.

Nonostante tutto, a volte spiace relegare album ben confezionati nel dimenticatoio. La musica è arte: se manca l’ispirazione, il resto non può salvare un’opera. Nemmeno la passione.
Ed è questo il caso dei Fuelblooded con “Off The Face Of The Earth”, eventualmente appetibile solo ai fans più accaniti.

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Track-list:
1. The End Starts Here 4:20
2. Discounted Dormancy 4:24
3. When Passion Dies 4:49
4. Recipe For Demise 5:38
5. The Cult Of Ego 7:10
6. Off The Face Of The Earth 6:46
7. The Wrath Of A’ath 2:20
8. Pandemic Persecution 5:30
9. Demonized 7:26

Line-up:
Peter Brinkman – Vocals
Danny Tunker – Guitars
Michiel Rutten – Guitars
Michel Steenbekkers – Bass
Norbert Moen – Drums

 

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