Recensione: Out Of The Darkness

Di Giulia - 31 Marzo 2002 - 0:00
Out Of The Darkness
Band: Chris Heaven
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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65

Come avevo promesso a Chris Heaven durante l’intervista di qualche settimana fa, ecco la recensione al suo primo cd solista. Heaven ha per anni cantato in una rock band torinese chiamata Redlynx che ha pubblicato diversi album ed ep con un discreto successo di critica e pubblico. Il loro era un hard-rock tipico anni ’80 con influenze blues. E nel cd solista di Heaven queste influenze blues sono ancora più marcate. La sua venerazione per David Coverdale l’ha portato a fare un album che segue la falsariga di “Restless Heart” e “Into The Light” ma con un tocco personale. “Lovetracker” è la canzone che apre le danze, potente e aggressiva più orientata verso Joe Lynn Turner a dire il vero. “A Sad Sad Day” è stata scritta pensando alla tragedia di Settembre a NYC ed è suggestiva la parte recitata centrale che ripete le inquietanti quartine di Nostradamus. “She’s Called Trouble” è un funky rock orecchiabilissimo e accattivante che mette in evidenza la voce roca e aggressiva di Heaven. “Bloody Heart” è una canzone riproposta dal vecchio cd dei Redlynx “Tongue-Tied” (il morbo di Coverdale colpisce anche in questo caso…riproporre vecchi pezzi in nuove vesti) con il piano del tastierista degli Elektradrive Simone Bresciani ben in evidenza. “Victim Of Love” è veramente un gioiellino. Parte con un coro angelico di Simona Sorbara ed è seguito da un’intepretazione di Heaven sui bassi che a tratti mi ha fatto pensare realmente che fosse un pezzo di “papà” Coverdale. Corta, suggestiva, veramente bella. “Grey-Black Rainbow” è un rock alla Deep Purple vecchio stile ed è per questo che è presente Sergio Gualtieri dei romani Fireball che interpreta il bridge della canzone alla Glenn Hughes ricreando per qualche istante le atmosfere di “Stormbringer” e “Burn”.
“Virtual Lover” parte quasi come un plagio di “Stairway To Heaven” per poi personalizzarsi (per fortuna) ma tra tutte è la canzone che mi convince meno. “Sell the soul to the blues” è stranamente un po’ Guns n’ Roses forse per colpa della chitarra alla Slash di Pier Della Role in alcuni frangenti.
Conclude “Out of the darkness…into the light”, la titletrack che Heaven dedica al suo mentore Coverdale in un’interpretazione intensa e sofferta che mi è piaciuta veramente molto, tra chitarre blues e armonica. Qualcuno ha definito Heaven “The voice of Italian rock”, non so se in Italia ci siano o meno cantanti più bravi di lui, ma sicuramente ha una voce calda, dotata di espressività e molto blues, vicinissima a Coverdale ma con quel tocco italiano che lo contradistingue.
Un cd che piacerà molto ai fan dei Whitesnake e dei Deep Purple, ma che sicuramente non è moderno e non è nu-metal.

Tracklist:
Lovetracker
A Sad,Sad Day
She’s called trouble
Bloody Heart
Victim Of Love
Grey-black Rainbow
Virtual Lover
Sell the soul to the blues
Out of the darkness…into the light

Musicisti:
Chris Heaven – voce
Pier Della Role – chitarra
Joe Masino – basso
Simone Bresciani – tastiere
Andy Malandrino – batteria
Simona Sorbara – cori
Raf Carano – cori
Sergio Gualtieri – cori e voce su “grey-black rainbow”
Max Testaquatra – armonica

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