Recensione: Over Mountain, Under Hill

Di Federico Reale - 29 Dicembre 2009 - 0:00
Over Mountain, Under Hill
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
84

Prendete gli Iron Maiden, aggiungete un po’ di Rush, un pizzico di Dream Theater ed otterrete una nuova, incredibile, band: gli Heart Of Cygnus. Il gruppo, formato nel 2006, conta solamente due membri, Jim Nahikian, batterista potente e preciso, e Jeff Lane, polistrumentista e ottimo cantante. Il duo si presenta sulle scene appena un anno dopo la sua nascita con un concept album intitolato Utopia, mentre sono sufficienti solo due anni per raccogliere nuove idee e dare vita a Over Mountain, Under Hill che, a parere di chi scrive, rappresenta una delle migliori uscite discografiche datate 2009.
Il disco inizia con Over Mountain, brano caratterizzato da un riff fortemente melodico e moltissimi cambi di tempo, che permettono a Lane di inserire virtuosismi di chitarra e di esibirsi in numerosi assoli. Qui viene dato giustamente molto rilievo alla sua voce, somigliante in una maniera impressionante a quella di Geddy Lee, mentre la chiusura della canzone è affidata ad arpeggio di chitarra in un crescendo a tratti inquietante.
Segue la seconda “semi” title-track, Under Hill, molto più cadenzata e sinistra rispetto alla opener, almeno fino alla veloce sezione strumentale, ispirata chiaramente agli Iron Maiden di Piece Of Mind, specialmente nell’assolo di chitarra. Notevole la fase finale della canzone, in cui Nahikian percuote fortissimo la sua batteria e Lane esibisce un riff dietro l’altro, creando uno dei momenti più alti dell’intero album.
Black Riders è un altro esempio dell’abilità strumentale dei due Heart Of Cygnus, in un vortice di riff di chitarra si alternano lunghi assoli di chitarra e poderose rullate di batteria per quattro minuti esplosivi, pieni di energia e senza mai un istante di noia. È il momento di The King And His Steed, prima strumentale dell’album: riff complicati e ricercati, grande tecnica e, soprattutto, un’incredibile passione ed un senso innato per la melodia, ecco cosa rappresenta questa canzone per chiunque l’ascolti. Ancora una volta a Jeff Lane va tutto il merito di riuscire a far parlare la sua chitarra con distorsioni ed effetti di ogni tipo.
Lost At Sea è la prima suite dell’album. Dopo un inizio pacato in stile “cantastorie” esplode in tutta la sua potenza, senza mai perdere la sua intensità; particolarmente degna di nota risulta lo scambio che avviene tra basso e batteria che rende il brano molto aggressivo e paragonabile per certi versi agli Audioslave. Nell’intermezzo fa capolino qualche spunto Epic, per poi terminare la canzone come una commovente ballad, con un guitar solo sopra le righe, dalla durata di un minuto e mezzo.

Segue la potente Erik, inaugurata da un riffing solenne per poi fare una repentina svolta verso sonorità decisamente più melodiche e solari. Buona prova vocale da parte di Jeff Lane, qui simile a Steve Perry dei Journey che si esprime con energia e passione. Totalmente diversa è invece la successiva Blue Planet: si tratta della parentesi più pop degli Heart Of Cygnus, che certo non sfigurerebbe su MTV; sicuramente una bella canzone, molto gradevole, ma certo non tra le migliori del gruppo.
Una dolce intro di chitarra, piano, archi e flauto dolce ci introduce ad un’altra, incredibile suite, The Mountain King, che ci catapulta in un mondo fantastico e lontano; una gemma del progressive e non, impossibile da non amare. I due musicisti superano se stessi regalando a chi ascolta momenti di pura poesia. In questa canzone in grado di commuovere sul serio si può trovare di tutto, dalle atmosfere sognanti dei primissimi King Crimson ai Queen del primo periodo rock, soprattutto per quanto riguarda il suono della chitarra elettrica, passando persino per Jeff Buckley.
A chiudere l’album una cover degli Iron Maiden (e di chi se non di loro?), Revelation, eseguita magistralmente che nulla toglie né nulla aggiunge all’originale.

Promossi senza ombra di dubbio gli Heart Of Cygnus, capaci di sfornare un album decisamente sopra la media con ben pochi punti deboli, che alterna in maniera superba passione a virtuosismo a forti emozioni a grandissima tecnica.

 

Federico “Federico95” Reale    

 

Discutine sul topic relativo

Tracklist:

01 Over Mountain
02 Under Hill
03 Black Riders
04 The King And His Steed
05 Lost At Sea
06 Erik
07 Blue Planet
08 The Mountain King
09 Revelation (Iron Maiden Cover)

Line-up:

Jeff Lane – Vocals, Guitars, Bass, Keyboards
Jim Nahikian – Drums

Ultimi album di Heart Of Cygnus