Recensione: Paranoid Posthuman Compulsion

Di Alberto Fittarelli - 29 Marzo 2005 - 0:00
Paranoid Posthuman Compulsion
Band: Void Essence
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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75

La scena estrema italiana si conferma da diversi annetti come un sottobosco
estremamente fertile: non sono poche, tra le montagne di uscite mensili, quelle
che mi sorprendono per qualità e idee. I laziali Void Essence sono
un’altra di quelle band pronte per fare il salto di qualità, con i giusti
accorgimenti, e hanno tutta l’intenzione di dimostrarlo con questo demo, Paranoid
Posthuman Compulsion
.

Cosa dire per inquadrarvi velocemente il suono del gruppo? Che i ragazzi
decidono di suonare un death metal articolato e fantasioso, con una
predilezione, tra le “auctoritates”, per la scena newyorkese degli
anni d’oro; impossibile non rilevare la presenza palpabile degli Immolation
e dei Suffocation, molto spesso. Ma l’amalgama è più sfaccettato di
quanto possa sembrare a primo acchito e presenta una serie di caratteristiche
prese dai diversi sviluppi avuti dal genere negli ultimi anni: parti tecniche
alla Dying Fetus si fanno sentire spesso nelle loro composizioni, così
come un certo senso del groove derivato dalle recenti commistioni con
l’hardcore, metabolizzate molto bene nel nevrotico contesto generale. Un
compendio di influenze, quindi? Sì, ma anche un modo personale di porsi di
fronte al pubblico, con capacità tecniche innegabili e una personalità che,
per una band di soli 3 anni di vita, non ha che da affinarsi per raggiungere uno
status finalmente maturo al 100%.

Il giovane combo di Civitavecchia mette quindi insieme un pugno di pezzi in
cui la potenza è espressa a dovere e l’interesse dell’ascoltatore mantenuto
vivo da diversi particolari: delle vocals interessanti ed espressive quanto
basta, un buon dialogo tra chitarre e batteria. Non manca nemmeno la confezione,
intesa come produzione del demo: niente male, addirittura meglio di quanto
sentito spesso su cd pubblicati da label. La ciliegina sulla torta dovrebbe
essere ora, a rigor di logica, la notizia della preparazione di materiale che
riesce definitivamente a sganciarsi dagli ascolti preferiti dai ragazzi dei Void
Essence
: canzoni che sappiano bene esprimere l’ottimo potenziale del gruppo,
che non può andare a perdersi, come purtroppo spesso capita in Italia e non,
nella sterile riproposizione di idee altrui. Non vedo questa ipotesi profilarsi
all’orizzonte del gruppo, aspetto solo di poterne ascoltare la conferma.

Alberto “Hellbound” Fittarelli

Contatti:

VoidEssence c/o Lorenzo Fortunati
V.le della Vittoria 21 ,00053
Civitavecchia (Roma) ,Italy

voidessence@hotmail.com

Tracklist:

01. Intro
02. Aslinger’s deception
03. Breeding the diseased
04. The madness in which we turn
05. Mangled
06. The mouthbleeding
07. Meatery eatery

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