Recensione: Portraits of a Hellish Descent

Di Alessandro Calvi - 31 Ottobre 2013 - 11:36
Portraits of a Hellish Descent
Band: Buiomega
Etichetta:
Genere: Doom 
Anno: 2013
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
65

I Buiomega sono una giovane band siciliana, originaria di Catania. “Portraits of a Hellish Descent” è un demo composto da sole tre tracce, ma dalla durata complessiva vicina ai venti minuti.

La proposta del gruppo si orienta verso quello che, inizialmente, sembrerebbe un black metal piuttosto canonico, con sprazzi atmosferici e qualche digressione nel doom. Poco a poco, però, emerge tutto il valore del songwriting di questi pezzi e le qualità della band. Le composizioni, infatti, non risultano mai banali e anche il mood del disco, sempre in bilico tra la cattiveria del black e la malinconia del doom, riesce nel difficile compito di far breccia nell’attenzione dell’ascoltatore.
Qui e là fa capolino anche qualche soluzione che potrebbe essere additata come appartenente al panorama post-black, ma che non da assolutamente fastidio. Al contrario rende i brani ancora più vari, pur sposandosi perfettamente con il sound creato dai Buiomega.
Anche la produzione è di alta qualità, tanto che “Portraits of a Hellish Descent” ha poco o nulla da invidiare a molti CD realizzati da certe etichette.
Se un difetto è possibile rintracciarlo in questo demo, semmai, è la lunghezza. Certo, ormai ci si è abituati a demo composti da cinque, sei o più canzoni, tanto da essere veri e propri dischi autoprodotti. Per cui quando si ha per le mani un demo che è davvero un demo, si rimane quasi un po’ spiazzati. Non si può, però, fare a meno di notare come sia relativamente facile trovare idee per sole tre tracce, mentre ben diverso è comporre un album intero. La nostra curiosità, quindi, sarebbe stata quella di poter sentire qualche pezzo in più dei Buiomega, per poterci rendere conto di quale qualità siano capaci di esprimere anche sulla lunga distanza.

Per concludere “Portraits of a Hellish Descent” è un demo che riesce a mettere in luce le qualità dei Buiomega ed esprime, inoltre, un grande potenziale. Una maggiore lunghezza ci avrebbe permesso di valutare con maggiore cognizione di causa le capacità del gruppo e, nel caso, di promuovere la band a pieno titolo. La valutazione, dunque, va letta in prospettiva, anche se quello che abbiamo sentito è decisamente valido. Rimaniamo dunque in attesa di poter ascoltare altro da questi ragazzi siciliani, possibilmente con qualche minuto in più in scaletta.

Ultimi album di Buiomega