Recensione: Posthumous Silence – The Show [CD + DVD]

Di Silvia Graziola - 31 Agosto 2008 - 0:00
Posthumous Silence – The Show [CD + DVD]
Band: Sylvan
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

La storia dei Sylvan inizia nel 1991 quando tre compagni di scuola tedeschi, il tastierista Volker Söhl, il chitarrista Kay Söhl e il batterista Matthias Harder, decidono di mettere su un gruppo e battezzarlo Chamäleon, assoldando Marko Heisig come cantante e bassista. Sostituito quest’ultimo da Marco Glühmann quattro anni dopo, la band decide di cambiare il proprio nome in Sylvan, in onore dell’antica divinità delle foreste Silvanus. È il 1999 quando viene pubblicato Deliverance, l’album di esordio con cui il quintetto affronta per la prima volta la critica che, accettandolo positivamente gli dà l’energia necessaria per presentare il suo successore appena un anno dopo, Encounters, con cui dimostra un’ulteriore maturazione artistica.

Forti di un tour promozionale che li fa uscire anche dai confini della madre patria, i Sylvan arrivano nella primavera del 2002 con la forza che occorre per lavorare al loro terzo album in studio, Artificial Paradise, pubblicato nell’Ottobre dello stesso anno. Nel 2004 è invece tempo del successivo X-Rayed, seguito da una corposa attività dal vivo che vede il gruppo suonare anche a fianco di gruppi come i Marillon.

È Aprile 2006 quando la band decide di vivere uno dei periodi più faticosi della propria carriera, lavorando a due album contemporaneamente: si tratta di Posthumous Silence e di Presets, che danno ulteriore notorietà al gruppo raccogliendo consensi sia dalla critica, sia dal pubblico. Complice di questo inaspettato successo è il concept racchiuso tra quei solchi, che parla di un padre che ritrova il diario della figlia morta suicida e tra le sue pagine scopre a poco a poco, tra emozione e sofferenza, la sua visione del mondo in cui non riesce più a vivere e la sua ricerca di un luogo in cui stare davvero bene.

La prolifica carriera dei Sylvan raggiunge così i dieci anni dalla sua fondazione e il quintetto festeggia questo evento pubblicando un DVD e un doppio CD. Il primo, intitolato Posthumous Silence – The Show, è stato registrato al Kampnagel di Amburgo in Germania nel Settembre 2007 e vede la band proporre per intero dal vivo Posthumous Silence. Il secondo, Leaving Backstage, è un doppio album dal vivo che ripropone nel primo disco la stessa tracklist del DVD, mentre nel secondo contiene una raccolta dei migliori brani provenienti dalle altre pubblicazioni.

Il DVD dei Sylvan è un disco ricco di contenuti che dà l’imbarazzo della scelta a chi vuole iniziarne la visione, forte del numeroso materiale bonus e di una strepitosa performance dal vivo, ascoltabile sia con un sistema audio in stereo 2.0, sia con un impianto 5.1.

Esplorando il disco in ordine cronologico, ci si imbatte nei Sylvan impegnati tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006 in uno studio di registrazione, con l’intento di dare vita a Posthoumous Silence, divisi tra momenti di goliardia e di grande concentrazione, sebbene il tutto avvenga solamente in lingua tedesca.

Le interviste, sottotitolate in inglese, sono dedicate ai quattro membri più longevi della band (escluso il chitarrista Jan Petersen, unitosi al gruppo dopo la pubblicazione dell’ultimo album) e al tecnico del suono e delle luci che spiegano nei dettagli il modo con cui hanno lavorato per dare vita allo spettacolo di Amburgo. Divertente è la sezione dedicata agli spezzoni tagliati dal materiale girato, che ritrae i musicisti e i loro collaboratori scherzare e rilassarsi prima del concerto.

Oltre a uno “slideshow” che include gli scatti migliori della band, interessante è il breve video che mostra a velocità accelerata il montaggio del palco, delle luci e delle prove prima e il loro smontaggio poi. L’ultimo passo verso il concerto vero e proprio porta il titolo di 34 Days ed è un documentario registrato durante i trentaquattro giorni antecedenti allo spettacolo dal vivo, che mostra la preparazione dell’attrezzatura e degli strumenti, l’allestimento delle luci e degli effetti visivi e l’organizzazione del sistema di ripresa, in un clima inizialmente disteso ma via via sempre più alacre, in un conto alla rovescia sempre più serrato. Vengono aperti i cancelli, la gente inizia a posizionarsi mentre il gruppo spia un po’ timoroso il pubblico nascosto dal grande lenzuolo bianco su cui verranno proiettate le immagini. I musicisti passeggiano nervosamente dietro alle quinte, qualcuno tortura il suo strumento fino a quando è ora di salire sul palco; il tappeto musicale introduttivo termina bruscamente e ha inizio lo spettacolo.

Su un telo bianco semitrasparente che nasconde il palco, tra gli applausi del pubblico eccitato vengono proiettate le immagini della copertina di Posthumous Silence: uno squarcio su un foglio bianco in cui si intravedono le pagine ingiallite scritte a mano da Violet su un suono delicato di tastiere. Lo squarcio sul diario si apre e si intravedono le immagini ricche di contrasto di un sole che brucia e della sagoma di un albero nero contornata da un volo di uccelli dello stesso colore; la tensione creata è grande e, mentre delle macchie informi portano via con sé tutto quanto, la situazione si risolve con un’esplosione. Con un insperato effetto distensivo dell’atmosfera iniziale le luci illuminano i musicisti che diventano visibili attraverso la trasparenza nebbiosa del telo bianco finché, con la prima aggressiva parte musicale cade anche quest’ultima barriera.

Lo spettacolo che offrono sul palco i Sylvan è di alto livello sin dai primi momenti dello show: impeccabili dal punto di vista tecnico eseguono i brani in modo sin troppo perfetto, senza sbavature, snocciolandoli l’uno dopo l’altro senza mai un momento di noia. Particolarmente utili in questo frangente si rivelano i sottotitoli ausiliari che permettono di visualizzare i testi sullo schermo e comprendere al meglio la struttura di questo concept.

Posthumous Silence è un continuo alternarsi di parti più lente e introspettive e di altre più nervose ed aggressive, che danno una grande dinamicità ai brani, mentre il gruppo mostra di essere in grado di tenere perfettamente il palco, rendendo ancora più coinvolgente la serata.

In conclusione, Posthumous Silence – The Show è sicuramente un’uscita ricca che ospita un grande numero di contenuti: istruttive le interviste, piacevoli i filmati dietro le quinte, divertenti gli “outtakes” scherzosi e di ottima qualità il concerto dal vivo: una piccola consolazione per non esser potuti stati lì quel giorno.

Silvia “VentoGrigio” Graziola

Tracklist di Posthumous Silence- The Show [DVD]

01. Eternity ends
02. Bequest of tears
03. In chains
04. Bitter symphony
05. Pain of truth
06. No earthly reason
07. Forgotten virtue
08. The colors changed
09. A sad sympathy
10. Questions
11. Answers to life
12. Message from the past
13. The last embrace
14. A kind of Eden
15. Posthumous silence

Line-up:
– Marco Glühmann: voce
– Matthias Harder: batteria
– Sebastian Harnack: basso
– Jan Petersen: chitarra
– Volker Söhl: tastiera

Musicisti ospiti:
– Guido Bungenstock: chitarre
– Stephanie Hundertmark: violoncello
– Petra Schechter: cori
– Miriam Schell: cori
– Stefanie Richter: cori

Tracklist di Leaving Backstage [CD]

Disco 1:

01. Eternity Ends (2:54)
02. Bequest of Tears (3:05)
03. In Chains (8:55)
04. Bitter Symphony (1:25)
05. Pane of Truth (9:14)
06. No Earthly Reason (1:54)
07. Forgotten Virtue (7:06)
08. The Colors Changed (6:48)
09. A Sad Sympathy (1:42)
10. Questions (6:58)
11. Answer to Life (6:09)
12. Message From the Past (2:58)
13. The Last Embrace (3:29)
14. A Kind of Eden (4:48)
15. Posthumous Silence (5:38)

Disco 2:

01. Lost (7:32)
02. That’s Why It Hurts (7:10)
03. So Easy (8:19)
04. Encounters (4:13)
05. One Step Beyond (7:46)
06. This World Is Not for Me (7:31)
07. Deep Inside (9:18)
08. When the Leaves Fall Down (5:10)
09. Artificial Paradise (18:54)

Ultimi album di Sylvan

Band: Sylvan
Genere: Progressive 
Anno: 2021
88
Band: Sylvan
Genere:
Anno: 2004
70