Recensione: Promo

Di Andrea Arditi - 18 Luglio 2007 - 0:00
Promo
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
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68

Hellectrochains: band di Lodi di cui per ora si può sapere ben poco essendo il loro sito ancora “Under Construction”, ad ogni modo è intuibile dalla mancanza di informazioni sul loro conto che si tratti di una band di nascita recente con sede nell’underground lombardo.

Dotato di una copertina minimalista e di un booklet scarnissimo con le informazioni essenziali per sapere nome dei singoli, indirizzo web & MySpace, il mio occhio è così immediatamente caduto sulla tracklist scovando quella perla di titolo che è la opener, simpatico gioco di parole.
A ciò è seguito l’interesse di ascoltare la proposta del quartetto italiano, e devo dire che ad un primo impatto è stato subito positivo constatare che allo stile da loro abbracciato, death/grindcore, è stato dato come giusto supporto una (auto!! -) produzione coi controfiocchi che rendesse giustizia all’assalto frontale degli strumentisti , così da esaltare alla grande la musica composta.
 
Devo dire che il materiale contenuto nel promo mi ha in parte convinto e in parte no: trovo decisamente riusciti due episodi in particolare, A Crown of Tibbs e Nothing Wrong, i quali mostrano, a parere di chi scrive, un songwriting più vario e godibile rispetto al resto si voglia per le sfumature che si trovano al loro interno si voglia per la maggiore ricchezza di passaggi: nel caso della prima la varietà di riffing le conferisce grande dinamicità, mentre nella seconda il fatto di inserire una voce femminile qua e là in maniera del tutto estemporanea a fuori contesto rompe un pochetto la monotematicità stilistica che lungo il promo viene a manifestarsi, ma è vincente anche e soprattutto la scelta di sfondare nel black metal, elemento che aggiunge carne al fuoco nell’economia di una traccia che chiude il tutto in maniera assolutamente positiva.

Quello che non va l’ho detto tra le righe invece poc’anzi: gli Hellectrochains rischiano di cadere nel tranello del “déjà entendu”: un minimo di varietà in più renderebbe la loro musica decisamente più appetibile, nonostante ciò non è in discussione il valore dei pezzi, tutti godibilissimi e divertenti, con in più un particolare che per ciò che riguarda il metal, soprattutto per quello estremo, non è affatto sottavalutabile: in previsione di esibizioni dal vivo la loro proposta violenta e d’impatto non può che fare la loro fortuna se supportata da una presenza scenica di pari livello.

Un lavoro discreto quindi, e rivedendo qualcosina qua e là il salto di qualità in vista di un full length è dietro l’angolo e ampiamente a portata di mano.

Tracklist:
1. Black Eyed Piss
2. Infant/Inferiority * MySpace *
3. A Crown of Tibbs
4. Poison Candies
5. Nothing Wrong * MySpace *

Lineup:
V – Voce
Kuns – Basso, Voce
Chen – Batteria
Nove – Chitarra, Voce

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