Recensione: Propedeutica Ad Contritionem

Di Alessandro Calvi - 27 Febbraio 2008 - 0:00
Propedeutica Ad Contritionem
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Genere:
Anno: 1999
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55

Torniamo ad occuparci dei Deviate Damaen, questa volta con un prodotto di fattura leggermente più recente essendo datato 1999. Il tempo è passato e notiamo in molte cose un cambiamento nella musica della band, soprattutto a livello di produzione, altrettante scelte però sono rimaste immutate.

Si comincia subito con una lunga, lunghissima, troppo lunga, intro nello stile a cui i Deviate Damaen ci han abituato fin dalla precedente raccolta di demo. Oltre 10 minuti di brani campionati, musiche sulfuree, grida e voci incomprensibili. Sinceramente ne avremmo anche fatto a meno.
“Purgazione Canonica” purtroppo non comincia molto meglio. I problemi che avevamo messo in luce in “Immorality Ovra Colostrum”, qui si ripresentano in maniera completa. Le musiche spesso han anche qualche lampo brillante, ma il tutto viene rovinato dall’arrangiamento che sembra accostare brani ce non centrano nulla l’uno con l’altro. Oltre a questo le scelte, soprattutto a livello di linee vocali, sono quantomeno discutibili in quanto le liriche si appiattiscono quasi sempre in una serie di urla e grida incomprensibili e filtrate elettronicamente.
Giunti a questo punto infine, i campionamenti cominciano a risultare noiosi e ripetitivi. Se infatti nei primi demo potevano caratterizzare la proposta musicale dei Deviate Damaen, oltre che inquietare l’ascoltatore in qualche modo, ora sembrano sempre più dei veri e propri “tappabuchi” per allungare la durata delle composizioni.
Positivo il tentativo del gruppo di creare canzoni che spazino tra i generi, con influenze più o meno spiccate dal black, il death, il doom e in parte dall’ambient filtrato attraverso le opere di Burzum, ma il risultato rimane purtroppo piuttosto scarso. Altrettanto si può dire del tentativo di inserire ritmi più cadenzati e dal sapore quasi techno in “I’ll Teach You How to Be a Virgin”. Scelta sicuramente coraggiosa e controcorrente in un genere che vede ben poco positivamente la musica da discoteca, ma risultato rivedibile sotto molti aspetti, soprattutto se paragonato agli esperimenti in questo campo di altre band.

In conclusione questa “nuova” proposta dei Deviate Damaen ci mostra nuovamente le qualità, ma soprattutto tutti i limiti, di questo gruppo che, purtroppo, duole notarlo, non ha avuto quell’evoluzione e miglioramento che sarebbe forse stato lecito aspettarsi dato il lungo tempo di militanza.

Tracklist:
01 Stabat Mater
02 Purgazione Canonica
03 S:S – Spirito: Santo
04 Reazione
05 Haunted by a Female Clangour
06 I’ll Teach You How to Be a Virgin
07 Let Those Swallows Rape My Heart Away
08 Quando Non ci Sarà Più Nulla

Alex “Engash-Krul” Calvi

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