Recensione: Puppet On A String

Di Alessandro Zaccarini - 19 Gennaio 2006 - 0:00
Puppet On A String
Band: Nikki Puppet
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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65

Guidati dalla mora Nicky Gronewold, donna simbolo della band con una voce che richiama da lontano diversi personaggi femminili del mondo rock, non ultime Skin e Stevie Nicks, i Nikki Puppet arrivano al debutto discografico con questo ‘Puppet On A String’.

Con Hermann Frank (Accept) a guidare una produzione più che sufficiente, il quartetto alemanno si muove tra terreni più classici e soluzioni più coraggiose, mischiando l’hard rock/glam degli anni ‘80/’90 con riff e approcci non esattamente classici. Così, se in certi episodi la band sembra un perfetto connubio tra il passato e il presente (Puppet On A String e Sirens), altre volte le vie intraprese dai Nikki Puppet fanno davvero storcere il naso, ed è il caso di brani come Synchronized e Stand Here This Way. Capita anche che questi tipi di approcci si fondano insieme con un compromesso che sinceramente convince ben poco, come in I Feel Unreal, dove il basso di Anke Sobek – l’altra ragazza della band – sostiene linee vocali effettate davvero pessime e dove invece il solo di Christos Mamalitsidis convince appieno.

A spezzare i sempre ben accetti ritmi elevati, troviamo la ballad Grumpy Face, la cui struttura segue lo schema più canonico possibile, con arpeggio iniziale e voci del coro che si aggiungono pian piano per poi lasciare di nuovo la voce di Nicky Gronewold sola con la chitarra acustica. Un episodio non troppo riuscito, che ha ben poco di hard rock, e che, insieme alla successiva Another World o Enjoy, mette in mostra quanto la band si avvicini a gruppi come gli i No Doubt di qualche anno or sono (vedi anche Ignorance) o gli Skunk Anansie, questi ultimi richiamati in maniera fortissima anche nella conclusiva Insignificant.

Dunque, buone nuove e cattive nuove da questo debutto. Se per certi versi la band pare incarnare ottimamente lo spirito hard rock anacronistico con soluzioni al passo con i tempi, talvolta i Nikki Puppet si spingono troppo oltre, compromettendo certi stilemi a cui il mondo e l’ascoltatore hard’n’heavy è inevitabilmente legato. Notevole la voce di Nicky Gronewold, senza pecche anche la prova degli altri, da rivedere in diversi punti il songwriting.

Promozione sì, ma con la speranza che la band prenda una posizione decisa nei confronti della via che intende seguire.

 

Tracklist:
01. Puppet On A String
02. Sirens
03. Synchronized
04. I Feel Unreal
05. Grumpy Face
06. Another World
07. Ignorance
08. Enjoy
09. Stand Here This Way
10. Insignificant


Alessandro ‘Zac’ Zaccarini

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