Recensione: ReaFEARance

Di Nicola Furlan - 9 Novembre 2012 - 0:00
ReaFEARance
Band: Scornage
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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65

La scena musicale metal tedesca ha sempre saputo proporre qualcosa in grado di ispirare, sopratutto i musicisti dediti all’estremo. Di esempi riconosciuti da critica e band ne abbiamo tantissimi e molti di questi, sicuramente, fanno parte del movimento thrash metal. Un movimento che, sia in Europa (…in Germania in particolare), sia negli Stati Uniti d’America, ha sempre saputo sopravvivere all’usura del tempo, grazie allo smalto proposto dal movimento underground, spesso più orientato a conservare che ad innovare. E qui siamo, di fronte all’ennesima band che ha dato e sta dando un onorevole contributo a questo movimento.
Sulla scena da una quindicina d’anni, i cinque provenienti da Alsdorf hanno dato vita a due EP d’esordio, cui sono seguiti ben quattro full-length, l’ultimo dei quali, che andiamo a recensire, si intitola “ReaFEARance”.
Gli Scornage sono un gruppo coerente a livello compositivo, orientato a vivere nuovamente lo stile più oltranzista del thrash metal ovvero ad esprimersi con ferocia senza arraffare, come tanti fanno, idee e spunti delle mode del momento. Accostata a tutto questo, va evidenziata comunque una certa ricercatezza a livello di riffing e di produzione. Nulla di estremamente ricercato, né tantomeno di tendente al ‘clean’ stile metalcore, quanto più un approccio che evidenzia una discreta abilità tecnica a servizio di un progetto che lascia trasparire una sana e vivida attitudine all’estremo.
Ecco quindi che “ReaFEARance” propone cinquanta minuti di thrash metal coinvolgente e dai tratti definiti, diretto e privo fronzoli, così come di momenti di stanca e, a tratti, anche interessante e genuino. L’unico elemento che stride sul tutto (e in tutti i sensi!) è la voce del cantante Guido Grawe. Corrosiva, sebbene comunque originale, non trova alchimia con un songwriting che fa della sinergia tra veemenza e potenza un mostruoso cavallo di battaglia a due teste. Forse, una prova vocale più corposa ed autoritaria avrebbe innalzato la qualità espressiva e l’urlo da mischia celato dietro questi dieci brani, ma ovviamanete, e con certa probabilità, si doveva orientarsi verso un altro cantante. Ciò limita, ma non dissacra un ascolto pregno di gusto, sostanzialmente discostato dall’ordinarietà che spesso caratterizza le pubblicazioni di band underground, spesso troppo poco ispirate. 
Concludendo (vogliamo essere chiari…), non s’ha per le mani un disco che brilla per originalità, né tantomeno potrà mai costituire un punto di partenza per nuove sfumature interpretative del thrash metal. “ReaFEARance” si colloca nella fascia delle release interessanti di questo 2012, quelle che sanno regalare qualche slancio dinamico e una ventata di freschezza stilistica che, in ambito thrash, è sempre ben accettata, se non altro per l’headbanging.

Nicola Furlan

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Tracce:
01. Six Minutes to Fear – 05:39   
02. At First I Hate – 05:30   
03. Frozen Throne – 04:11   
04. We Bury Our Dead Alive – 04:37   
05. Face the Blade – 04:40   
06. Fury – 05:46   
07. In a Cage – 04:42   
08. Coming Back – 04:30   
09. The Holy Rape – 04:27   
10. Stabbed Again – 05:43   

Durata: 50 minuti ca.

Formazione:
Markus Breuer: Basso
Tom Freyer: Batteria
Volker “Arry” Rahn: Chitarra 
Guido Grawe: Voce
Tom Bronneberg: Chitarra 

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