Recensione: Reason and Truth

Di Eugenio Giordano - 19 Settembre 2003 - 0:00
Reason and Truth
Band: Concept
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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74

Con questo “Reason and Truth” i nostrani Concept giungono alla pubblicazione del loro primo platter sotto la guida della label Underground Symphony, i nostri appartengono di diritto alla classe delle nuove leve del metal italiano e possiedono il talento e la tecnica per potersi distinguere tra molti altri. In primo luogo i Concept ereditano l’approccio compositivo dei primi Angra, fondendo sapientemente il power metal melodico a strutture progressive dal grande valore artistico, poi bisogna notare la capacità del gruppo di riuscire di mantenere sempre vivo l’interesse dell’ascoltatore grazie a brani fluidi e dal forte refrain melodico, in questo richiamano gli Elegy di “Lost” con il loro prog metal elegante. Sotto il profilo della produzione sonora questo “Reason and Truth” non è criticabile, se esistono delle imprecisioni tecniche comunque non rovinano l’ascolto e il giudizio sul disco, che, è bene ricordarlo, rappresenta l’esordio del gruppo.

Il platter si apre con la velocità di “Elegy Of Truth” che apparentemente sembra la solita opener di un disco power, veloce, melodica e diretta, invece ben presto il brano rivela un’anima nascosta, dal forte refrain minore che viene sostenuta con dolcezza dalle tastiere, una bella prova di classe. La successiva “The (Soul Time) Version” è un mid tempo dalle forti tinte progressive che alterna parti melodiche a strofe articolate e decisamente ambiziose sotto il profilo compositivo, il cantato si spinge verso linee molto acute e non sempre questa scelta rende giustizia a una canzone comunque indiscutibilmente riuscita. Un breve strumentale pianistico “The Answer II” poi entriamo nelle strutture melodiche molto articolate e ispirate di “Living A Lie” che richiama i primi passi di band come gli Shadow Gallery, grazie al solito ottimo refrain del ritornello il brano risulta efficace senza dilungarsi in parti prolisse o tecnicismi che distrarrebbero dal risultato finale del pezzo. Più veloce e decisamente power oriented “Power After Power” rialza il tiro del disco, non ci sono concessioni in questo brano che si muove tra doppia cassa e riff dinamici dimostrando la potenza frontale del gruppo. Con “Death Of Reason” i nostri sfornano uno slow tempo dalle forti tinte progressive, qui il talento del gruppo è evidente anche se non ci troviamo di fronte a un brano particolarmente potente, le parti strumentali si alternano in modo elegante, le melodie sono composte con gusto, insomma c’è poco da criticare. I Concept si cimentano in un testo bilingue con “Spes III (Paradoxical)” che si basa su un ritrnello veloce e decisamente potente di scuola power classico, nella strofa i nostri mostrano di poter usare la lingua madre per esprimere parole molto ispirate e profonde, non le capiranno all’estero, ma ogni tanto ci vuole un poco di orgoglio nazionale. La successiva “Alone (The Conversation)” si dimostra un altro ottimo esemprio di risolutezza compositiva, non dilungandosi in passaggi prolissi, i Concept esprimono in pochi minuti il loro talento e il gusto per gli arrangiamenti progressivi che non snaturano la potenza del brano. Più lunga e articolata “Conceptsymphony (The Dialogue)” si apre tra canoni sostenuti e veloci che richiamano i brani più tirati del disco, al centro di questa suite viene inserita una parte sinfonica dove le tastiere sono padrone e in questo modo il brano si spezza allungandosi e rallentando, nel finale rientriamo nelle atmosfere potenti tipicamente power che avevano aperto le danze e i tempi si impennano in un acuto finale. Bella anche la cover degli Sword “Sweet Dreams” posta a conclusione dell’album anche se non aggiunge molto a quanto detto fin qui.

I Concept già da questi primi frangenti della loro carriera riescono a levarsi dalla maggioranza della produzione power del nostro paese, continuando ad esprimere la versatilità compositiva e il gusto artistico qui dimostrati certamente arriveranno a ottimi risultati futuri. 

Tracklist:
1. Elegy Of Truth
2. The (Soul Time) Version
3. The Answer II
4. Living A Lie
5. Power After Power
6. Death Of Reason
7. Spes III (Paradoxical)
8. Alone (The Conversation)
9. Conceptsymphony (The Dialogue)
10. Sweet Dreams

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