Recensione: Reign in Glory

Di Eugenio Giordano - 15 Dicembre 2003 - 0:00
Reign in Glory
Band: Majesty
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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83

Con un lieve sorriso sulle labbra mi appresto a recensire il terzo capitolo della storia dei tedeschi Majesty che giungono in questi giorni alla pubblicazione di questo “Reign in glory” sotto le insegne della germanica Massacre Records. Il sorriso è giustificato dalla grande simpatia che nutro per questi sei ragazzi che di fatto non hanno mai nascosto al loro pubblico la totale fedeltà alla causa dell’epic metal classico, integerrimo e inossidabile e un amore spudorato e incondizionato per i maestri del genere, parlo dei ManOwaR. Sul disco precedente “Sword and sorcery” avevamo anche apprezzato la prestazione del mai dimenticato Ross The Boss in veste di guest musician e questo può darvi la dimensione del legame tra questi tedeschi e la band di Eric Adams & Co. I Majesty non riservano la benchè minima sorpresa al loro pubblico, lo dico ironicamente, questo “Reign in glory” è un disco di ortodosso, oltranzista e poderoso True Metal dalle tinte epiche e dal sound irresistibile; con la loro attitudine genuina, a volte ingenua, ma sempre costante e indiscutibile i nostri mettono insieme più di un’ora di musica che farà la gioia dei metallari più esigenti e inflessibili. Per essere precisi: chitarre pesanti, batteria pestata a sangue, birra, linee vocali acide e borchie ovunque. Bella la scelta di un sound grezzo e distorto, proprio quello serve per mantenere quel non so che di “artigianale” che rende un disco metal maggiormente interessante e gustoso.

Si parte con una bordata frontale dalle potenzialità enormi in sede live, parlo della prima “Heavy Metal battlecry” che si basa su un riffing veloce e incendiato nella strofa per poi esplodere nel ritornello: “Heavy Metal battlecry, echoes in the mountains high, Heavy Metal battlecry, Hail ! Hail ! Hail !”. La successiva “Into the stadiums” è un brano che possiede il refrain irresistibile di una canzome come “Blow your speakers” e riporta i Majesty al sound trascinante dei ManOwaR del passato. La title track è una epic metal song dal tono marziale e dall’incedere inarrestabile, anche qui grande strofa cavalcante che poi esplode nel refrain del ritornello, ottimi ma non si tratta di un brano particolarmente tecnico comunque davvero convincente. I Majesty tirano fuori i denti e mordono con tutta la loro forza, “Will of the cobra” è una canzone frontale densa di energia, la struttura crescente delle strofe porta il gruppo a generare un bel refrain dal sapore classico per poi frantumare l’ascoltatore col ritornello, anche qui si presentano le migliori condizioni per una perfetta live song. Il disco si impenna con “Defender of the brave” un brano epico e drammatico che nasconde una struttura ambiziosa pur senza dimenticare le esigenze e i canoni dell’epic metal trascinante, l’anima dei ManOwaR di “Triumph of steel” aleggia costantemente su questo banro. In quasi otto minuti di durata “Lord of the damned” dimostra la maturazione compositiva che i Majesty hanno raggiunto in questa sede, anche in questo caso l’atmosfera si conferma epica e sanguinaria rimarcando la attitudine guerriera della band. “Heroes” è un brano diretto e veloce che non lascia scampo all’ascoltatore, qui le chitarre distorte e scaraventate con la massima potenza verso l’ascoltatore fanno la fortuna del brano. Più rallentata ma davvero molto riuscita ed evocativa “Thunder in the silence” consente ai Majesty di tirare il fiato pur senza rinunciare alla atmosfere epiche che tanto gli vanno a genio. Le ostilità si riaprono con “Troopers of steel” una track genuina e compatta che riporta il gruppo su tempi alti senza rinunciare al refrain e alla melodia portante, anche qui potete ascoltare metallo puro della migliore fattura. La conclusiva “Falcon in the storm” è uno dei pezzi migliori del disco, ha un coro poderoso e frontale che ti conquista al primo ascolto, ottima sotto ogni profilo.

Se siete degli amanti dei ManOwaR e di quelle band che hanno fatto la storia del metal più inossidabile e fedele, io credo che questi Majesty potrebbero rappresentare per voi una scoperta sorprendente. Molti li criticano per le loro scelte sonore spesso ritenute troppo minimaliste o spudorate, ma il metal è questo, senza compromessi di sorta, senza troppi preconcetti. Spero di vedere i ragazzi dei Majesty al più presto alle prese con un tour ufficiale magari in supporto a qualche grande band, me ne viene in mente giusto una…… comuncia per M….

1 Heavy Metal battlecry

2 Into the stadiums

3 Reign in glory

4 Will of the cobra

5 Defenders of the brave

6 Lord of the damned

7 Heroes

8 Thunder in the silence

9 Troopers of steel

10 Falcon in the storm

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