Recensione: Rise! [EP]

Di Luca Recordati - 2 Giugno 2013 - 10:26
Rise! [EP]
Band: Frozen Hell
Etichetta:
Genere:
Anno: 2013
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

In attesa che i grandi big del death melodico (In Flames e Dark Tranquillity) ritornino a fare album degni di essere ascoltati, gli italiani Frozen Hell sfornano un EP con i dovuti attributi. Devo dire che mai mi sarei aspettato un mini album cosi potente e ben suonato. Se non si perderanno, avranno di sicuro una carriera degna di essere ricordata.

Nascono nel 2011 in un piccolo paese del trevigiano dalla mente di Patrick Stradiotto. Dopo diversi cambi di line-up, la band si consolida con Roncato e Cirillo alle chitarre, Zanin al basso e Bertazzo, voce fin dall’esordio. Nel 2013 esce finalmente l’EP autoprodotto “Rise!” che strizza più di un occhio agli Amon Amarth, vera band ispiratrice, così come ai Dark Tranquillity e agli In Flames. Il mio è ovviamente un azzardo, ma andare vicini a superare i Maestri – o almeno quelli attuali – è segno che i cinque italiani ci sanno fare.  

Il mini album presenta alcune sbavature evidenti, che dovranno essere assolutamente eliminate quando i Nostri s’inoltreranno in studio per realizzare il disco vero e proprio. Talvolta, infatti, sono utilizzati toni bassi, come su in “Face Me”, mentre forse sarebbe più utile dare respiro alle composizioni, utilizzando toni più alti per far risaltare meglio tutti gli strumenti. La medesima canzone poi soffre di qualche imperfezione di troppo, soprattutto quando il cantante vuole dare sfogo del proprio growl, nei primi minuti. Sono comunque piccoli accorgimenti, che però devono essere fatti di fronte ad una produzione monstre e un songwriting già di per sé maturo, che permette ai due chitarristi dinamitardi di creare ottimi passaggi melodici e allo stesso tempo potenti.  La copertina poi è un valore aggiunto e il disegno di una città distrutta può essere letto come una metafora della potenza della band.

“Incoming Caos” è un intro strumentale abbastanza tranquillo dove la fa da padrone la batteria che annuncia la successiva “Useless Memories” che parte in maniera assassina con un giro di batteria e riff al fulmicotone per poi introdurre subito la melodia che contraddistingue tutto l’EP. La vera killer-track invece è la numero quattro: “Rise!”. Veramente bella e pronta per la sede live, territorio ideale per risaltarne le trame chitarristiche e la doppia cassa martellante. “Interrupted” invece ha un tema chitarristico buono, ma non eccelso, anche se la canzone scorre fluida e godibile. Come sempre la batteria viene esaltata anche in questo brano. “Until Daybreak” è molto accattivante ed è quindi un altro colpo messo a segno, rivelandosi seconda solo a “Rise!” quanto a impatto. “Face Me” è la traccia più debole per i problemi elencati sopra. Molto valida pure la bonus-track “The Pursuit Of Death”, un medley di “Death In Fire” e “Pursuit Of Vikings” degli Amon Amarth.

Vedremo se sapranno replicarsi sulla lunga distanza, ma questo è un EP veramente promettente, in cui la batteria e le trame chitarristiche sono i punti di forza dei Frozen Hell, band già valida. Bravi, continuate così!

Luca Recordati
 

Discutine sul Forum nel topic relativo!

Pagina facebook band

Ultimi album di Frozen Hell

Band: Frozen Hell
Genere:
Anno: 2013
80