Recensione: Rise Of The Mammoth

Di - 11 Agosto 2011 - 0:00
Rise Of The Mammoth
Band: Dumper
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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75

Il verbo dei Motorhead e, in generale, dell’hard rock pesante e potente, ha trovato nuovi adepti sulla sua strada. Il nome Dumper dovrebbe risultare abbastanza nuovo in quanto la band modenese è attiva solo da un paio d’anni, ma questo breve lasso di tempo ha comunque portato come risultato il presente Rise Of The Mammoth, primo lavoro licenziato sotto l’ala dell’attivissima Buil2Kill.

La band, in cui militava anche Luca Cabri (Trick Or Treat), arriva all’esordio forte di un sound certamente derivativo, ma che miscela una buona dose del già citato hard rock motorheadiano a reminiscenze di casa Black Sabbath ed assalti frontali presi in prestito dai Megadeth più diretti. La musica dei Dumper è certamente derivativa, in quanto il mix delle influenze citate non risulta assolutamente nuovo, ma comunque riesce a colpire nel segno grazie ad una buona freschezza compositiva ed a quel flavour rigorosamente ancorato al passato che ogni solco di Rise Of The Mammoth emana.

Il disco si apre con Dumper, ideale manifesto d’intenti della band che, insieme ad On And On, rappresenta appieno il sound caro a Lemmy & Co. Si arriva invece su lidi più cari ai Sabbath d’annata con la titletrack e Lamb To The Slaughter, le quali si fanno ricordare per un incedere vicino al doom/stoner anni e per notevoli riferimenti all’attitudine tipicamente anni ’70 di quel tipo di musica. Drag Me To Hell e The Revenge Of Scylla portano con sé rimandi all’operato della band di Dave Mustaine con un incedere thrash, ma non scordando mai la lezione di groove impartita dall’ottima sezione ritmica di Eddie Cantoni (basso e voce) e Lo Malagutti (batteria).
A completare tutto ciò vi sono l’ottimo interludio desertico dal titolo The Melting Eye, Volts, il cui titolo è già un programma, e una cover di Ticket To Ride dei Beatles che recupera un flavour quasi punk rock grazie alla batteria di Lo ed alla voce effettata e leggermente distorta di Eddie. In mezzo a questo mare di pezzi, però, sarebbe ingiusto dimenticare l’apporto ritmico e soprattutto solista di Simone Severi, chitarrista dal buon gusto melodico e dalla tecnica fluente.

Insomma, i Dumper si vanno a porre in mezzo a due nomi che il panorama hard rock italiano sta spingendo parecchio, cioè Bad Bones e Lucky Bastardz per una triade che sarebbe bellissimo vedere dal vivo tutta in una volta. La dimostrazione, quindi, che il rock ‘n’ roll in Italia sa il fatto suo passa anche per Rise Of The Mammoth, un lavoro che unisce diverse sfaccettature di tale genere musicale, riversate in un unico fluido melmoso ed avvinghiante addosso all’ascoltatore. Far proprio tale flusso è un piacevole atto che permetterà a chiunque sarà disposto a compierlo di godere appieno di tre quarti d’ora abbondanti di musica ben scritta ed altrettanto ben suonata.

Andrea Rodella

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Tracklist:
1 – Dumper
2 – Volts
3 – Black Eyes
4 – Drag Me to Hell
5 – The Melting Eye
6 – Rise of the Mammoth
7 – On and On
8 – Lamb to the Slaughter
9 – Ticket to Ride (The Beatles cover)
10 – The Revenge of Scylla

Durata: 47:15 min.

Lineup:
Lo Malaguti – Drums
Eddie Cantoni – Vocals, Bass
Simone Severi – Guitar

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