Recensione: S/T
Un Death metal suonato come si deve ed una buona produzione caratterizzano tutti i 20 minuti e più di questo demo. La line-up a due elementi non compromette il suono massacrante che gli Affliction riescono a sfornare, grazie anche alle doti tecniche non indifferenti sia di Mick (chitarre e voce) che di Soulburn (batteria).
Non è propriamente corretto parlare di Brutal nel caso di questa band; l’inizio di “Self Reality” lascia sì presagire forti accostamenti ai miei paladini Malevolent Creation, ma nella medesima traccia emergono poi molti altri dettagli certo non trascurabili. Grande capacità di questo duo è infatti quella di saper passare dal tipico stampo americano a parti dall’impronta quasi melodica, comunque ben integrate. Importante anche il fatto che ogni canzone abbia un suo perchè, una sua struttura; troppe volte infatti gruppi agli esordi producono brani impossibili da memorizzare, e figuratevi da apprezzare.
Altro richiamo che mi è parso di sentire è stato quello ai Suffocation; non sono sicuro dell’effettiva volontà della band di avvicinarsi al culto statunitense, ma in alcuni rallentamenti gli intrecci su tempi dispari ricordano proprio quelle determinate sonorità. In fase solista i miei complimenti a Mick, che non si perde in fraseggi senza senso e riesce a costruire ottimi agganci con la parte ritmica; d’altronde questa stessa capacità emerge anche nelle numerose armonizzazioni di “Unknown Beings”.
Una line-up “completa” potrebbe essere un grosso vantaggio per una band che già in condizioni, per così dire, precarie, ha saputo sfornare un bel demo; in fase compositiva invece direi che basta un pizzico di personalità in più, e il gioco è fatto. Le canzoni sono sempre costruite ottimamente, ma ogni tanto risultano un po’ troppo freddine; mancano per esempio quei brani che si fanno riascoltare decine di volte per arrivare a quel passaggio particolare, quello stacco che fa perdere la testa… Insomma, il classico mordente dei grandi del brutal. Per il resto un lavoro degno del massimo rispetto e che potrebbe fare da apristrada ad una dignitosa carriera.
Matteo Bovio
Tracklist
1 – Self Reality
2 – Unknown Beings
3 – (intermezzo)
4 – Birth Control
5 – True Intentions
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