Recensione: Screams of the Innocent

Di LeatherKnight - 8 Luglio 2002 - 0:00
Screams of the Innocent
Band: Rottweiller
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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76

Verso la fine del 2002, l’attiva Hellion records ha pensato bene di stampare in formato cd il debutto dei Rottweiller (misconosciuto US Power Metal combo). “Screams of The Innocent” è un discone roccioso, pieno di energia e brio creativo che -statene certi- non sente affatto il peso dei suoi 17 anni.

Non ci stancheremo mai di stupirci tastando con mano la qualità dei molti (sempre troppi!) gruppi del passato, o del presente anche, che non hanno riceveto dal music-business quanto in realtà essi avevano dato.
I Rottweiller, con il loro Power Metal granitico e melodico, di certo non sfigurano a paragone (in buoni termini, si intende) con i colleghi della costa orientale degli Stati Uniti. Muniti di una solida personalità ed un sound assai poliedrico (melodie Hard Rock, pesantezza e velocità dell’US Power Metal e compattezza dell’Acciaio Britannico) i nostri eroi confezionano un gran bel disco, forte di una scaletta molto variegata e quindi assai piacevole da ascoltare.

Mentre per tutto l’album imperversa uno scatenatissimo screamer che sparge fiamme e sangue, il resto della band non smette mai di tessere intricate trame convergenti di roventi melodie della ascia di Rick Van Zandt, sapientemente supportate da un vivace drumming poco ortodosso di Doug Marrapodi ed uno spettacolare lavoro di basso di Israel Rehaume (il quale, proprio perché compositore di quasi tutti i pezzi, sa gestire molto bene il potenziale della musica e del gruppo).

Se nella prima parte del disco prevale l’aspetto più aggressivo e irruente di quella meravigliosa macchina d’attacco che è il Rottweiller, nella rimanente parte invece si insinua un più marcato senso verso ritmiche più cadenzate ed un infittimento delle articolazioni tecniche (soprattutto a livello ritmico) che rendono ancora più speciali brani come “Seduxtress from Hell”, “Where I Am” e  “Intense As Hell” (assai pregevole per l’elasticità del songwritting).

Per chiudere il cerchio, menzioniamo anche i due, intensi, minuti dell’unico pezzo definibile ballad dell’intero disco (“She”) ed il mega regalo offerto da Juergen Hegevald (capitan Hellion records): ben tre bonus tracks che rappresentano in maniera più che soddisfacente l’attività live di questa esplosiva Metal Band.

Un disco che i fans del genere dovrebbero acchiappare al volo! Agli altri, invece, mi permetto di consigliarne almeno l’ascolto: nel malaugurato caso che reputiate “80’s Metal” quello di blasonati grupponi che guadagnano prime pagine su riviste di mezzo mondo, state sicuri che con i Rottweiller inizierete a ricredervi sull’autenticità del termine “80’s Power Metal“!!

Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

1) Exterminator
2) Set the World On Fire
3) Prelude No. 2
4) No Escape
5) Rock N Roll You Bring Me Pain
6) Tough To Take
7) Seduxtress From Hell
8) Where I Am
9) She
10) Intense As Hell
11) The Quest (live) *
12) No Escape (live) + guitarsolo *
13) Tough To Take (live) + drumsolo *

bonus tracks versione “Hellion records”

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